La classifica degli ospedali: i voti migliori per il Niguarda

La graduatoria stilata dalla Regione premia il manager Pasquale Cannatelli. I valori: qualità dei servizi, bilancio, organizzazione e sistemi informativi

La classifica degli ospedali: i voti migliori per il Niguarda

Il più bravo (almeno secondo il giudizio del Pirellone) si conferma ancora una volta lui, il direttore generale Pasquale Cannatelli, che dal primo gennaio 2003 è ai vertici dell'ospedale Niguarda di Milano. Il medico con vocazione da manager, vicino a Comunione e liberazione, ha ottenuto dalla Regione quasi il massimo dei voti in pagella: 90,3 su 100. Anche se non è ancora la perfezione, è comunque il miglior risultato di Milano dell’intera Lombardia. Cannatelli ha fatto meglio dell’anno scorso, quando era arrivato primo ma con “soli” 89 punti. Tra i primi classificati, anche loro intorno a quota 90: Mara Azzi nell’ospedale di Desenzano (90,1); Giuseppe Rossi, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Lodi, vicino alla Lega (voto 90); Walter Bergamaschi, alla guida dell'azienda ospedaliera di Varese (89.3).
Come ogni anno, i direttori generali di Asl e ospedali hanno trovato l'esito ufficiale delle valutazioni, effettuate sulla base del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le pagelle sono arrivate con un decreto del direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina, e riguardano l’operato dei manager nel 2010. Il punteggio massimo è cento.
Ecco i parametri usati per compilare la pagella: l’efficacia e la qualità dei servizi; la corretta gestione economico-finanziaria; l’efficienza gestionale e organizzativa; lo sviluppo dei sistemi informativi per migliorare gli accessi; l’edilizia sanitaria, ovvero ammodernamenti, ristrutturazioni o nuovi ospedali; il rapporto con il territorio.
Ottimi risultati per tutti gli ospedali milanesi. I loro manager (alcuni dei quali sono stati recentemente trasferiti) sono ritenuti tutti abbondantemente al di sopra della media dell’otto.
Subito dopo il Niguarda, arrivano con 90,2 gli Icp (la rete dei Poliambulatori e quattro presidi ospedalieri: Ospedale dei Bambini Buzzi, Centro Traumatologico Ortopedico, Ospedale Bassini di Cinisello e Ospedale Città di Sesto San Giovanni), sotto la guida di Francesco Beretta, area Cl, che le ultime nomine della sanità hanno destinato ad altro incarico, ovvero al san Gerardo di Monza. Buoni voti anche per l’ex direttore generale del San Paolo, Giuseppe Catarisano (89,1). Seguono, a pari merito: Fatebenefratelli (88,8 per l’ex direttore generale Luigi Corradini); San Carlo (88,8 per il direttore generale Antonio Mobilia); Gaetano Pini (88,8 per Amedeo Tropiano).
Le belle pagelle in verità riguardano un po’ tutti gli ospedali. In coda alla classifica della Regione il dg degli ospedali Riuniti di Bergamo, Carlo Bonometti, con 87,9, preceduto da Giuseppe Spata (88,2), direttore generale del San Gerardo di Monza. Buoni risultati (con grandi miglioramenti) anche per l'ex medico del Milan Armando Gozzini, direttore generale dell'ospedale di Gallarate, che passa dagli 83 punti del 2009 a 88,3. In calo Luigi Sanfilippo dell'ospedale di Pavia, in quota Forza Italia, che si aggiudica 88,8 punti.


Più controversi i risultati dei manager delle Asl milanesi. Per Milano Città, Walter Locatelli ha ottenuto 88,2. Segue Germano Pellegata, direttore generale della Asl Milano 2. Terza classificata l’ex direttore generale della Asl Milano 1, Cristina Cantù con 87,4.

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