«Cliccate e troverete»: un missionario e un esporatore a spasso per Internet

Con le rivoluzioni nei Paesi Arabi e nel Nord Africa, tutto il mondo ha compreso l'enorme importanza del Web. Un libro scritto da padre Giulio Albanese e da Sergio Pillon risponde a una domanda fondamentale per laici e cattolici: «Cosa significa essere missionario in Rete?»

Con le rivoluzioni nei Paesi Arabi e nel Nord Africa, tutto il mondo ha compreso l'enorme importanza del Web nel condurre e nell'accompagnare questi processi. L'uso delle tecnologie rappresenta ormai un tassello fondamentale nelle vite di tutti. Ma come orientarsi in questo mondo? Il tema è al centro di «Cliccate e troverete, un missionario e un esploratore a spasso nella rete», libro scritto da padre Giulio Albanese e da Sergio Pillon.
«Cosa significa essere missionario in Rete?», ha chiesto Radio vaticana a padre Albanese. «Significa - risponde il missionario-giornalista - prendere coscienza del fatto che ci troviamo di fronte ad una opportunità straordinaria e che nella Rete cresce contemporaneamente il grano buono e la zizzania. Allora il nostro compito, come missionari, è quello di promuovere i cosiddetti valori del Regno, che sono pace, giustizia, solidarietà, salvaguardia del Creato, nel nome del Signore. Questo significa anche imparare a fare sistema, innescare dei meccanismi di interazione per cui alla fine non possiamo essere più «navigatori solitari». In fondo, la Rete ci insegna proprio questo: la comunione è la prima forma di missione».
«Davvero l'e-learning - la conoscenza e il trasferimento dei saperi - sostiene padre Albanese - per l'Africa e per il resto del Sud del mondo in generale può rappresentare una straordinaria occasione di riscatto. Bisogna sicuramente fare molto, molto di più.

La cooperazione allo sviluppo ha una grande responsabilità: non possiamo pensare solo a realizzare pozzi, ospedali, scuole... Dobbiamo capire che Internet, da questo punto di vista, deve diventare una priorità nei progetti di sviluppo».

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