Clinton e la Kennedy Milano per una sera sembra Washington

Ci volevano gli americani per portare la nobile tradizione della beneficenza e della raccolta fondi al suo massimo grado di sex appeal, mondanità e allegria. Ne avremo una riprova anche oggi: una giornata tutta milanese ma anche tutta yankee, in cui si presenteranno le nuove iniziative della Fondazione Robert F. Kennedy e ci sarà anche una conferenza tenuta dalla figlia di Bob, Kerry Kennedy. E chissà se al galà organizzato per questa sera il sassofonista più yankee di tutti, Bill Clinton, non regalerà qualche imprevista e improvvisata nota musicale ai donors di rango invitati, cioè a quei donatori che quest’anno sono stati più generosi con la Fondazione, nata nel 2005 a Roma e presieduta da Marialina Marcucci. Tra il pubblico ci saranno anche, tra gli altri, Martina Mondadori, Walter Veltroni, Fabio Fazio, Enrico Lo Verso. Smoking e gioielli si sprecheranno, evidentemente, e se il Naviglio fosse il Potomac e il Duomo la Casa Bianca, ecco che Milano quest’oggi potrebbe essere una piccola Washington.
Ma andiamo con ordine. Si parte questa mattina alle nove dalla sede della Provincia, con un intervento dell’assessore all’istruzione Marina Lazzati. Verrà poi presentato il libro Speak truth to power. Coraggio senza confini, una raccolta di 51 interviste (accompagnate dalle foto di Eddie Adams) realizzate da Kerry Kennedy ad altrettanti defenders dei diritti umani in tutto il mondo: tra questi la russa Marina Pisklakova, attivista contro la violenza domestica sulle donne, e Guillaume Ngefa Atondoko, di origini congolesi, che opera sul fronte dei crimini di guerra. Entrambi saranno presenti e racconteranno la loro storia.
«Coraggio senza confini - ci ha spiegato Marina Lazzati - verrà usato come libro di testo in cinquanta scuole medie superiori della città, per educare gli studenti sull’ormai imprescindibile tema dei diritti umani. Il nostro obiettivo è estenderne l’uso a tutte le 180 scuole di Milano e provincia, e per tale ragione abbiamo sponsorizzato sia il volume sia il progetto educativo». E già questa mattina cinquanta insegnanti milanesi seguiranno un breve corso tenuto dalla Fondazione sulla metodologia didattica specifica per l’insegnamento dei diritti umani. Saranno solo i primi: l’intenzione del ministro dell’istruzione Gelmini, infatti, è quella di diffondere sempre di più il libro di testo su scala nazionale.
Alle undici, Kerry Kennedy terrà quindi la sua conferenza, seguita poco dopo da quella del presidente della Provincia Guido Podestà. «La famiglia Kennedy - ha detto Podestà - è un esempio di come le idee, per non rimanere sulla carta, debbano camminare sulle gambe degli uomini. In questo il ruolo dell’educazione, di un’educazione creativa che realizza intorno agli ideali e ai diritti la piena libertà degli uomini, è centrale. Non solo aderiamo a questa iniziativa di formazione, ma le daremo concretezza anche in futuro e ne faremo un punto qualificante dei nostri programmi rispetto alle scelte di supporto agli insegnanti e all’autonomia scolastica».
E poi, dalle 19 ma non per tutti, ci sarà il party, pardon, il galà, nella sede della Banca Popolare di piazza Meda. Oltre agli ospiti già citati, gli ultimi rumors intorno agli ambitissimi inviti danno la presenza di Barbara Berlusconi, Tronchetti Provera e Afef, fino a un totale di 350 privilegiati.

Tra una portata e l’altra, Veltroni e Fazio leggeranno passi dai discorsi di Robert Kennedy - l’uno a proposito della dittatura del Pil, l’altro sulla costruzione di una comunità internazionale - e poi Bobby Kennedy III, Martina Mondadori, Enrico Lo Verso e Gloria Reuben reciteranno brani dello spettacolo teatrale di Ariel Dorfman «Speak Truth To Power. Voci oltre il buio», che nella versione italiana è stato diretto da Lucio Dalla. E verso mezzanotte, forse, Bill tirerà fuori il sax.

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