Daniela Uva
Non solo concerti, sfilate e shopping. Nella lunga Notte bianca cè stato spazio anche per la cultura. Tutti gli eventi organizzati in città hanno avuto un gran successo, tanto che lassessore comunale alla Cultura, Stefano Zecchi, si è detto «sorpreso per la smania di conoscenza dei milanesi».
Lunghe code si sono formate fino a notte davanti alla Scala e a Palazzo Marino, aperti alle visite guidate del Touring Club. Presi dassalto anche il museo della Scienza e della Tecnica, il Cenacolo (dove alle tre di notte decine di persone aspettavano per entrare), il Padiglione darte contemporanea e Palazzo Reale con la mostra «Anni Cinquanta». Anche le chiese sono rimaste aperte fino a notte fonda per offrire a tanti appassionati affascinanti concerti dorgano. Ma forse lappuntamento più suggestivo è stato quello della «Città delle Vertigini»: le cime della Torre Velasca, della Terrazza Martini e del Duomo sono state linsolita cornice di letture di racconti e poesie.
«E stata straordinaria la partecipazione alle nostre realtà culturali - dice Zecchi -. Forse la vera novità di eventi come questo è la possibilità che viene offerta di accedere a questi luoghi». Un successo che fa ben sperare per il futuro. «Con il collega Bozzetti cercheremo di potenziare queste manifestazioni - promette lassessore -. Mi auguro che monumenti come la Scala vengano aperti più spesso alle visite del pubblico».
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