da Roma
Francesco Cognetti potrà esercitare l'attività intramoenia fino al prossimo 19 dicembre. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, pronunciandosi sul ricorso che il direttore scientifico dell'Istituto Regina Elena di Roma ha proposto per contestare la decisione con la quale il Tar del Lazio il 9 novembre scorso aveva dichiarato il suo difetto di giurisdizione, rinviando al giudice civile di decidere sulla questione dell'attività libero-professionale, ovvero la possibilità di lavorare da privato allinterno della struttura pubblica.
La quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Sergio Santoro, ha accolto parzialmente sia le richieste del professor Cognetti, sia quelle dell'Ifo (Istituti fisioterapici ospitalieri) di Roma. In particolare, i giudici, sulla richiesta dell'oncologo di poter continuare a operare in regime intramoenia dopo che il direttore generale dell'Ifo lo aveva nominato direttore scientifico dell'istituto «Regina Elena», hanno stabilito che Cognetti «sulla base delle attestazioni della difesa dell'Ifo, può immediatamente riprendere la propria attività professionale intramoenia».
Il Consiglio di Stato, poi, ha accolto parzialmente le argomentazioni dell'Ifo, che aveva chiesto il rinvio della discussione ritenendo non rispettati «i normali termini di dieci giorni liberi per un'effettiva difesa», e ha aggiornato l'udienza al prossimo 19 dicembre.
I fatti sui quali è stato presentato il ricorso hanno inizio con un'ordinanza del 12 settembre scorso con la quale Francesco Cognetti fu nominato direttore scientifico del Regina Elena di Roma. Il ministero della Salute e l'Ifo, in seguito a questa nomina, impedirono all'oncologo di espletare l'attività libero-professionale intramoenia. Cognetti, quindi, si è rivolto al Tar del Lazio, ritenendo non solo che l'incarico di direttore scientifico fosse incompatibile soltanto con quelli di professore universitario e di dirigente di un presidio sanitario, ma anche sostenendo che le determinazioni impugnate non tenessero conto dell'esistenza di una legge regionale del Lazio che ha previsto l'incompatibilità soltanto per il conferimento di incarichi di direzione, ma non per l'attività intramoenia.
Cognetti vince: può visitare i suoi malati
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.