Roma - Una sforbiciata ai maxi stipendi sopra i 90mila euro. Ad attuarlo è il Quirinale che, sentite le organizzazioni sindacali, ha adottato il decreto legge che per far fronte alla crisi economica chiede di trattenere del 5 e del 10 per cento sugli stipendi superiori ai 90 e 150mila euro.
I tagli del Quirinale Su proposta del segretario generale Napolitano ha adottato i decreti attuativi nell’ordinamento interno per il triennio 2011-2013. In particolare sono applicate le trattenute del 5 e del 10 per cento sugli stipendi superiori ai 90 e 150 mila euro, bloccate le progressioni automatiche di anzianità per le fasce stipendiali più elevate ed è mantenuto il blocco dell’adeguamento all’incremento del costo della vita di tutte le retribuzioni e dei trattamenti pensionistici in atto dal 2008.
"I risparmi così ottenuti - si legge nella nota - si aggiungono alle economie già realizzate dal 2006 al 2010, che hanno già consentito di mantenere ferma la richiesta di dotazione a carico del bilancio dello Stato per ciascun anno del triennio 2011-2013 al livello del 2010 di 228 milioni di euro (sostanzialmente pari al livello del 2008, a seguito della riduzione di oltre 3,2 milioni di euro della dotazione per il 2009).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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