«È il colmo dellipocrisia, frutto di una cultura maschilista»
12 Giugno 2008 - 02:06LIslam vuole anche i maschi puri alle nozze Ma non accade
Randa Ghazi, 21 anni, è nata in Italia da genitori egiziani, ed è lautrice di tre libri di successo: dallopera desordio Sognando Palestina, pubblicato nel 2003 a soli 15 anni, allultimo Oggi forse non ammazzo nessuno, pubblicato nel 2007 per Fabbri Editore.
In Francia tra le ragazze islamiche è boom per gli interventi che ricostruiscono la verginità. E in Italia?
«Sinceramente non ne ho mai sentito parlare, ma, vivendo in provincia, la mia frequentazione con la comunità musulmana e con giovani ragazze di seconda generazione come me è limitata. Tuttavia, credo sia un fenomeno molto più comune per chi è nato in Egitto, il mio Paese dorigine, o in qualche altro Stato del Medio Oriente, dove è quasi una costrizione sociale. Per le ragazze musulmane che vivono in Europa immagino si tratti di un fenomeno più limitato: noi che siamo cresciute qui respiriamo unaria di liberta sessuale che condiziona inevitabilmente le nostre vite».
Lei che cosa ne pensa?
«La vivo prima di tutto come unimposizione di una società patriarcale legata a degli stereotipi: dal punto di vista religioso anche gli uomini dovrebbero arrivare puri al matrimonio, ma nella realtà sono liberi di avere tutte le esperienze sessuali che vogliono. Solo per le ragazze è percepita come una questione donore familiare: in alcune zone, le più retrograde, sono ancora costrette a mostrare, il mattino dopo, il lenzuolo macchiato di sangue, come daltra parte avveniva nel Sud Italia fino a pochi decenni fa».
Lintervento sembra soprattutto ipocrita.
«E lo è. Ma ad essere ipocrita non sono le ragazze che si fanno loperazione, è lintera società che più o meno tacitamente le obbliga. Anche tralasciando che la verginità non è data dallintegrità dellimene mi chiedo che senso abbia fingere che le musulmane non abbiano esperienze sessuali prematrimoniali. Purtroppo spesso sono le famiglie, più che i mariti, a volersi assicurare di questa condizione».
Lo farebbe?
«Non mi passerebbe mai per la testa».
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