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Il Colorado "grazia" i ladri di pioggia

Raccogliere l'acqua piovana era considerato un reato dai tempi del evcchio West. Ma ora due nuove leggi consentono ai cittadini dello stato Usa di utilizzare le gocce piovute dal cielo

Sono stati fuorilegge per anni: ladri di un bene prezioso, l'acqua. E pazienza che fosse acqua piovana: rubare la pioggia, in Colorado, è stato per anni un gesto rischioso. Ora invece i cittadini dello stato americano potranno riempire le loro cisterne con le gocce dal cielo, senza preoccuparsi di essere spiati, multati o puniti. Merito di due nuove leggi che concedono la grazia a questi ormai ex ladri: 250mila residenti con pozzi privati potranno raccogliere la pioggia. In futuro la concessione potrebbe essere estesa anche ad altri: ma, per ora, è stato premiato chi è arrivato per primo. D'altronde il divieto di raccogliere acqua piovana risale all'epoca del vecchio West; quindi, anche oggi, il diritto allo sfruttamento dell'acqua dal cielo è toccato a chi la consuma da più tempo.
D'ora in poi utilizzare un po' d'acqua piovana per innaffiare piante e giardini sarà possibile, anche senza licenza. E non farà più rischiare la prigione, come erano pronti a protestare molti cittadini pur di ottenere il nuovo diritto. Fino a oggi, comunque, tutti hanno potuto acquistare cisterne e serbatoi: ufficialmente a nessuno veniva chiesta la destinazione delle attrezzature. Ora tocca solo ai vicini adeguarsi: in Utah il divieto alla raccolta è ancora in vigore; nel Nuovo Messico è obbligatorio raccogliere la pioggia nei nuovi insediamenti, mentre in Arizona ogni città ha una regolamentazione diversa. Anche se la pioggia, ovviamente, cade su tutti.

Ma a qualcuno tocca ancora rubarla.

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