Luca Moriconi
«Gli affitti degli appartamenti? Saranno sicuramente più cari perchè lofferta di immobili destinati alla locazione diminuirà drasticamente. La colpa è tutta della nuova Finanziaria 2007 che, con laumento dellaliquota Irpef ai redditi da 75mila euro, spingerà i piccoli e medi locatari a sbarazzarsi degli immobili per diminuire il peso della pressione fiscale sui loro redditi». A lanciare lallarme è Assoedilizia, che getta così altra benzina sul fuoco delle polemiche sulla manovra fiscale targata Padoa-Schioppa. «Allorizzonte non si profila nulla di buono - commenta il presidente Achille Colombo Clerici - perchè ancora una volta a rimetterci sono i ceti medi proprietari di una o due case in affitto. Nella sola Milano se ne stimano oltre 40mila. Laumento dellaliquota al 43% spingerà molti di loro a vendere».
A differenza dei redditi finanziari infatti, quelli derivanti da locazione non hanno una tassazione separata. Vengono cioè sommati ai redditi personali per determinare la base imponibile per laliquota. Quindi per molti laumento dal 39 al 43 per cento scatterà per via degli investimenti in locazioni. «Un meccanismo che a noi non è mai andato bene - precisa Clerici - e che adesso non fa altro che peggiorare la situazione». Con la nuova Finanziaria, infatti, i piccoli e medi propietari vedranno aumentare di colpo la pressione fiscale del 10%. «Con unaggravio economico di questo tipo - continua - salterà qualsiasi calcolo economico sugli investimenti già fatti».
Lunica soluzione per non subire la mannaia del 43 per cento, quindi, per alcuni sarà quella della dismissione immobiliare mentre per altri, quelli che non vorranno vendere, laumento del canone di locazione. Per il mercato degli affitti si tratta, in entrambi i casi, di un colpo durissimo. A nulla servirebbe poi laltra norma promossa dalla manovra Finanziaria, quella riservata agli studenti universitari fuori sede che potranno usufruire di una detraibilità al 19% del canone di locazione fino ad un massimo di 500 euro: «Con la diminuzione dellofferta e laumento degli affitti - insiste il presidente milanese di Assoedilizia -, la percentuale detraibile si fa irrisoria. Sono due misure che non convergono tra loro». Questo è un comparto che «ha bisogno di agevolazioni visto il compito di interesse pubblico che svolge - tuona Clerici -. Offrire case in affitto è interesse primario del nostro Paese se vogliamo competere con gli altri partners europei». Paesi, secondo Clerici, dove la mobilità di forze di lavoro e di studio è legata alla mobilità della casa che solo la locazione può assicurare.
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