Per la morte di A.N, marocchino di 37 anni ucciso da un colpo di pistola nellandrone di uno stabile di via Cavezzali, «è possibile escludere con certezza lomicidio volontario». Così scrive il pm Piero Basilone, nella richiesta di archiviazione dellinchiesta a carico del vigilante accusato di aver sparato e ucciso lextracomunitario.
Il 27 febbraio il marocchino ubriaco si scaglia contro la guardia giurata. La colluttazione, però, finisce tragicamente. Perché la vittima sfila la semiautomatica dalla fondina del vigilante e gliela punta contro. Luomo reagisce, cerca di immobilizzarlo, e «temendo di essere colpito - scrive il pm - avrebbe afferrato la mano dellextracomunitario che impugnava la pistola, tentando di allontanare larma ruotando la mano e il braccio della vittima». Proprio in quel momento, «sarebbe partito, accidentalmente, il colpo mortale».
Non solo. Perché «le modalità stesse dellaggressione subita» dalla guardia giurata «sono dimostrative della sussistenza di particolari condizioni di pericolo» in cui si trovano alcuni stabili di via Cavezzali. «Il fatto - scrive infatti il pm - è maturato in un particolare condominio, frequentato da tossicodipendenti e clienti di viados».
E il vigilante, «in condizioni di dimostrato pericolo per se stesso e per gli abitanti del condominio, ha portato legittimamente unarma, senza violare alcuna norma di prudenza o diligenza».