Roma

Dopo il colpo, la fuga: rapinatore bloccato dai «falchi» della polizia

Era appena scappato a bordo di uno scooter dopo il «blitz» alle Poste di via Latina. Gli agenti in motocicletta l’hanno intercettato e preso

Aveva appena rapinato con un complice l’ufficio postale di via Latina, a San Giovanni. Ma la fuga per A. F. 33 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è durata veramente poco. Giusto il tempo per i «falchi» in motocicletta della sezione antirapina della squadra mobile in servizio in borghese sulle strade di Roma, per intercettarlo al Colle Oppio, mettersi all’inseguimento e bloccarlo, alla fine, sul selciato di via Baccina. Non senza, però, scene al cardiopalma in un insolito fuori programma sotto gli occhi di decine di romani e turisti di passaggio per le vie del centro storico. Come in un film la nota di ricerca via radio dalla sala operativa di San Vitale arriva ai due poliziotti della «Falco 3» pochi minuti dopo il raid dei rapinatori. Due gli individui ricercati, entrambi scappati a bordo di due ciclomotori scuri. Uno, in particolare, è armato di coltello e pistola. Alle poste hanno appena portato via circa 3500 euro. Sono pericolosi, bisogna stare attenti. Passano una manciata di minuti, i due agenti si vedono sfrecciare davanti due scooter 50 di cilindrata, la descrizione corrisponde. Si accostano, intimano l’alt. Uno, però, vista la malparata, riesce a svignarsela fra i vicoli attorno al Colosseo, l’altro i «falchi» non lo mollano. Il giovane zigzaga tra le auto, cerca «scampo» tra le viuzze tra il Foro Imperiale e via Cavour. I poliziotti non lo perdono, lo tallonano stretto. Da via degli Annibaldi il balordo attraversa via Cavour, s’infila su via dei Serpenti. A quell’ora il traffico è intenso, le vetture incolonnate al semaforo. Lo scooter nero imbocca via Baccina, sotto la salita del Grillo. I motociclisti sparano un colpo in aria, intorno è il fuggi-fuggi. A. F. perde il controllo del mezzo a due ruote, il motorino scivola sui sampietrini, anche i «falchi» lasciano scivolare via la moto per correre a placcarlo. Ma A. F. è incontenibile. Di farsi prendere non ne vuole proprio sapere. Cerca come un forsennato di opporre resistenza, sferra calci e pugni, ma scattano le manette tra gli applausi di una piccola folla di curiosi. Nella tasca del giubbotto scuro ha ancora i soldi del bottino, la perfetta riproduzione di una 9x21 caricata a salve ma senza tappo rosso, e un coltello ben affilato. Ora A. F. dovrà rispondere di rapina aggravata, resistenza e lesioni. I due pubblici ufficiali sono entrambi finiti in pronto soccorso con una prognosi di 10 giorni.
Sono finiti in ospedale anche due carabinieri che ieri hanno tentato di fermare a un posto di blocco sulla superstrada Cassino-Formia uno spacciatore di 29 anni a bordo di una Bmw Z3. Quando i due militari sono scesi dalla vettura di servizio per andare incontro al ragazzo, questo ha improvvisamente ingranato la retromarcia cercando di investirli. I due hanno quindi esploso tre colpi d’arma da fuoco, di cui uno ha centrato la gomma posteriore destra della fuoriserie. Il 29enne che in auto nascondeva della droga, è stato arrestato.

I carabinieri se la caveranno con 5 e 10 giorni di prognosi.

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