È ancora presto per dire che Alessandra Galdabini (nella foto) sia fuori pericolo ma ieri, a due giorni dalla sua caduta dopo un tentativo di scippo, i medici si sono sbilanciati. La donna ce la farà e si riprenderà. È lo stesso marito, fermo da mercoledì sera nella sala dattesa della neurorianimazione, a dare la buona notizia «Mi hanno anche aggiunto che vorrà molto tempo, ma il peggio sembra passato».
Gianpaolo Vittorelli, 53 anni, barba e capelli canditi, è attorniato dai molti amici accorsi per sapere come stia Alessandra, coetanea, compagna di vita e di lavoro. Maglione e pantaloni informali, accoglie tutti con un sorriso, persino i giornalisti. Non ha molto da aggiungere rispetto quanto ha già dichiarato nei giorni scorsi «Il mio primo pensiero è che mia moglie guarisca, tutto il resto passa in secondo piano, persino larresto dei banditi».
Un vile agguato consumato in pochi secondi poco prima delle 19 mentre Alessandra Galdabini stava rientrando a casa in bicicletta dopo aver lasciato lufficio in via Antonio da Recanate. In piazza della Repubblica due balordi in scooter la avvicinano e tentano di strapparle la borsa dal cestino facendola cadete a terra. In queste ore gli investigatori della mobile stanno passando e ripassando i filmati della zona nella speranze di vedere apparire in qualche fotogramma lo scooter. Mentre molto poco hanno aggiunto i testimoni, se non che tra quando la signora ha visto i banditi afferrarle la borsetta ha abbozzato una reazione.
Adesso, al secondo piano di del reparto Monteggia del Policlinico Alessandra sta cercando di risvegliarsi dal coma in cui è sprofondata subito dopo laggressione. Nella sala dattesa una processione di amici che si alternano per tenere compagnia al coraggioso marito, mentre le tre figlie Teresa, rientrata precipitosamente dallInghilterra, Margherita e Lulù si sono prese una breve pausa. È già passato un paio di volte a vederla, poi preferisce rimanere fuori «Non cè molto da vedere, è solo una persona che dorme e vederla così non fa bene né a lei ne a me».
In coma dopo lo scippo, i medici: «Ce la farà»
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