Combattere l’invasione delle zanzare ma senza danneggiare l’ambiente

Combattere l’invasione delle zanzare  ma senza danneggiare l’ambiente

Non solo fastidiose punture, ma anche possibili malattie. Le zanzare sono Ditteri appartenenti alla famiglia dei Culicidi che annovera circa 3.400 specie. Questi piccoli animali che per la loro sopravvivenza entrano in diretto contatto con il sangue degli animali e dell’uomo, hanno notevole capacità di adattamento ambientale e manifestano aggressività in diverse ore del giorno. In più, i mutamenti climatici stanno allargando le aree adatte alla loro sopravvivenza e anche gli eventi atmosferici più violenti causano prolungati ristagni d’acqua ottimali per lo sviluppo delle larve. Altra causa epidemiologica è rappresentata anche dal continuo aumento del traffico turistico e commerciale. L’aspetto sanitario, non preoccupante come nel passato o come in aree tropicali o sub tropicali, va tenuto sotto controllo. Fino a pochi anni fa la presenza di zanzare era associata a problematiche di carattere sanitario, soprattutto se si trattava di esemplari appartenenti al genere Anopheles, noto vettore dei plasmodi della pericolosa malaria. Oggi si assiste a una certa recrudescenza della malattia in molti Paesi tropicali e sub-tropicali e il numero di casi dovuti a viaggi in zone endemiche, è in continua crescita da noi.
Un’altra patologia di cui le zanzare sono il vettore è la West Nile Disease, di origine africana, il cui virus è trasmesso all’uomo e agli animali, generalmente equini e uccelli, attraverso la puntura di zanzare infette: in Sardegna nel 2011 si sono verificati decessi di 4 persone oltre che di molti animali. La presenza di nuove specie è anche evidenziata dal mutato rischio di attacco all’uomo. Mentre la nostra zanzara colpisce nelle ore serali e notturne, la famigerata «tigre» attacca di giorno in piena luce provocando più dolore e lasciando un segno maggiore perché dotata di un rostro più grande e più lungo. Nel nostro Paese ci sono sei generi di zanzare per un totale di circa 67 specie, di cui una quindicina nell’area milanese. Esse vanno combattute evitando la creazione di ambienti favorevoli al loro sviluppo e adottando misure di abbattimento delle larve. Per quanto riguarda l’acqua stagnante si consiglia di svuotare i sottovasi delle piante, gli annaffiatoi, i secchi e coprire con zanzariere eventuali vasche di stoccaggio delle acque, di tenere pesci che si nutrono di larve negli specchi d’acqua, vasche e fontane; di utilizzare quando possibile recipienti di rame, dove le larve non crescono. Rimane comunque indispensabile anche trattare periodicamente soprattutto le grosse superfici d’acqua e i tombini. Davvero efficaci sono i prodotti a base di Bacillus thuringiensis subspecie israelensis (Bti) in grado di attaccare le larve e, quindi, di diminuire la popolazione degli adulti, vettori delle infezioni. Il bti è un batterio patogeno specifico di queste larve, non è tossico per i pesci e mammiferi e, dunque, assolutamente adatto all’utilizzo anche in ambiente domestico. Ampiamente utilizzato in vaste aree di risaia, consente un importante abbattimento della presenza di adulti e la sua efficacia è tanto più elevata quanto più ampia è la copertura di utilizzo. Leader mondiale nella produzione di prodotti microbiologici, a base di Bacillus thuringiensis, è l’azienda statunitense Valent BioSciences Corporation (Vbc) con sede a Libertyville, nello stato dell’Illinois.


Da anni i suoi prodotti, a base di Bacillus thuringiensis, sono utilizzati per la lotta alle zanzare nelle risaie in differenti provincie Piemontesi e per la protezione delle sugherete in Sardegna dagli attacchi dei lepidotteri defogliatori. Vbc è dal 2004 impegnata in Italia nel dare il proprio supporto e contributo nel progetto di lotta alle zanzare in Piemonte, investendo nello sviluppo di nuove formulazioni e sul loro corretto impiego.

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