Comitati di quartiere troppo invadenti, il Tar li mette in riga

La guerra contro i decibel è naufragata in nome di un più alto interesse nazionale. Niente da fare per quelle trecento e oltre famiglie che faticano a dormire per colpa dei Freccia Rossa e Eurostar che finiscono giorno e notte al deposito della Martesana. Niente da fare neppure per il Comune che con un provvedimento urgente a giugno aveva ordinato a Trenitalia «di evitare ogni ulteriore disturbo alla salute e al riposo delle persone causato da un livello di esposizione al rumore superiore ai limiti consentiti».
L’inquinamento acustico in città si risolve sempre più spesso davanti al Tar.

Ma mentre i comitati di San Siro sono riusciti a mettere il silenziatore a fenomeni del calibro di Bruce Springsteen (costretto a cantare sottotono durante i concerti estivi per non disturbare la quiete e il riposo dei residenti attorno allo stadio) lo stesso non è riuscito per le più prosaiche e di certo meno artistiche emissioni acustiche dei convogli ad alta velocità. Il motivo? «Si tratta - scrivono i giudici - di un servizio pubblico essenziale».

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