di Alessandro Gnocchi
«Ciao, ti lascio, devo andare a fare shopping di case editrici». Cè chi giura di essere stato salutato così da Stefano Mauri, presidente del Gruppo Mauri Spagnol (Gems). Anche se fosse una leggenda metropolitana, renderebbe lidea. Acquisizione dopo acquisizione, Mauri ha costruito il terzo polo delleditoria libraria italiana con un obiettivo piuttosto chiaro e forse a portata di mano: passare in seconda posizione lasciandosi alle spalle Rizzoli. Laccordo di ieri con Fazi risponde a un criterio preciso: mettere le mani su una fetta di mercato composta dagli adolescenti e dai loro genitori. Il punto forte del catalogo è infatti la saga vampiresca di Stephenie Meyer, iniziata con Twilight, capace di mettere daccordo padri e figli. È il nuovo sacro Graal del mercato librario: il romanzo «young-adult», buono per grandi e piccini. Con Fazi, sono quindici i marchi legati a vario titolo a Gems, alcuni storici come Longanesi, Guanda, Garzanti, Corbaccio, Ponte alle Grazie.
Ovviamente, un grande gruppo cerca ogni tipo di lettore, e nellofferta di Gems cè davvero roba per tutti i gusti.
I maliziosi potrebbero osservare, come fece ad esempio in luglio il Foglio di Giuliano Ferrara (suscitando una piccata risposta di Mauri), che cè molto spazio anche per i sapori forti del giustizialismo in salsa travagliesca. Il gruppo controlla infatti il 49 per cento di Chiarelettere, un vero fenomeno editoriale costruito innanzi tutto sulle inchieste di Marco Travaglio, inclusa lultimissima intitolata Papi. Chiarelettere è tra i principali finanziatori del quotidiano Il Fatto diretto da Antonio Padellaro, proveniente dallUnità. Come linea, siamo ancora in piena zona Travaglio: oltre allantiberlusconismo, lelemento unificante è la passione per inchieste, verbali e toghe. A proposito di questultime, presidente del gruppo Garzanti libri è da qualche giorno lex giudice di Mani pulite Gherardo Colombo. Mauri comunque replicò al Foglio negando di essere «il cuore pulsante dellideologia antiberlusconiana», dichiarando ammirazione per «la conduzione manageriale» di Mondadori, ribadendo di non essere mai stato «né berlusconista né comunista» e di aver un «azionariato senza altri particolari interessi e per questo indipendente».
Nella polemica estiva trovarono spazio anche altri fatti. Il libro di Marco Belpoliti Il corpo del capo, dedicato a unanalisi dellascesa di Silvio Berlusconi attraverso le immagini, trovò ospitalità presso Guanda (Einaudi non volle pubblicarlo a scatola chiusa, senza averlo letto).
In questi giorni il Quaderno è presentato in Italia dal Premio Nobel portoghese in compagnia di... avete indovinato, Marco Travaglio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.