Il piano per lo smantellamento dei campi rom deve andare avanti: gli accampamenti, quintessenza di degrado morale e materiale, non devono essere ospitati in una città civile. Ma proprio alla luce di questa certezza mi domando se sia giusto che la Lega e, soprattutto, gli uomini del Pdl che temono di essere scavalcati dai lumbard si ostinino a negare qualche alloggio alle famiglie nomadi del campo di via Triboniano che, comunque, deve essere demolito entro la fine di ottobre.
Intendiamoci, nessuna corsia preferenziale ma ci rifiutiamo di credere che Milano si sia trasformata in pochi anni da città "col coeur in man" in città arida e insensibile. Oltretutto il governo ha da tempo affidato il problema al prefetto, nominandolo commissario straordinario per l'emergenza rom e Gian Valerio Lombardi è perfettamente d'accordo con il piano varato dall'assessore Mariolina Moioli che, nonostante la minaccia di sfiducia della sua maggioranza, ha dichiarato di non essere disposta a cambiare idea e che il sindaco è con lei. Certo, sarebbe preferibile che la signora Moratti uscisse allo scoperto di persona ma, probabilmente, aspetta le decisioni dei vertici del suo schieramento: ormai è cominciata la lunga volata per le elezioni di Palazzo Marino (aprile 2011) e la Moratti, che ufficialmente non è ancora stata ricandidata, non vuole, evidentemente, apparire in disaccordo con la sua maggioranza. Oltretutto il peso della Lega in consiglio comunale è a dir poco relativo e quindi non si capisce perché si dovrebbero tutti appiattire sulle posizioni dei sergenti di Bossi.
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