Adesso, finalmente, possiamo dire che la corsa alla poltrona di sindaco di Milano è ufficialmente partita. È scesa infatti in campo la sinistra che, con Mario Capanna, ha candidato Adriano Celentano a Palazzo Marino. Il molleggiato (o ex molleggiato? A 72 anni, e per quanto appaia in splendida forma, non so quanto le sue sospensioni e le sue giunture gli consentano ancora di molleggiarsi) non ha detto sì, ma neppure ha detto no, anzi, ha lasciato capire che, tutto sommato, il ruolo di primo cittadino non gli dispiacerebbe, ovviamente recitando questa nuova parte a modo suo.
La vicenda potrebbe, e dovrebbe, essere relegata, nel capitolo boutade. Mario Capanna presentava un suo libro e, per far parlare di sé e di questa sua ultima fatica letteraria («Per ragionare - Sessanta domande sul nostro futuro e alcune proposte»), ha invitato Celentano e lo ha candidato a sindaco.
Lui, Capanna, ha raggiunto lo scopo. Il rischio è che il centrosinistra lo prenda sul serio: non ha ancora un candidato sindaco in grado di ostacolare non dico la Moratti ma un qualsiasi candidato del centrodestra e quindi...
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