Commissariato il Trivulzio E gli elettori della sinistra danno lo sfratto a Pisapia

Si è dimesso il consiglio di amministrazione del Pio Albergo Trivulzio travolto dallo scandalo di affittopoli. Dopo il pressing di governatore e sindaco (che ancora ieri a cda in corso ha chiesto un «segnale di discontinuità forte»), hanno fatto un passo indietro 5 dei 7 membri, compreso il presidente Trabucchi. Se una nota congiunta difende la gestione e si scaglia contro la «gogna mediatica», prende una posizione diversa la vicepresidente Francesca Zanconato: «È il momento di dare una forte sferzata» dichiara rimarcando la «mancanza di trasparenza e la gestione personalistica del tema “trasparenza affitti” che ha provocato gravi danni alla reputazione dell’Istituto». Ora la Regione nominerà un commissario per l’ente, ma le procedure tecnici richiederanno almeno dieci giorni.
Si sono opposti alle dimissioni Luca Storelli e l’uomo nominato dalla Lega, Marco Antonio Giacomoni. Una circostanza che apre lo scontro tra Pdl e Carroccio visto che proprio i leghisti avevano chiesto al sindaco di accelerare le dimissioni del cda per «rimettere ordine nella porcilaia». Ma come, domanda il capogruppo Pdl Gallera, «i nostri consiglieri hanno giustamente fatto un passo indietro per accelerare le indagini e la Lega resta attaccata alla poltrona? E non si sono accorti di niente i suoi assessori visto che ha governato la Casa dal 2001 al 2006?».


I sospetti del popolo di centrosinistra viaggiano su internet, la frattura tra Pd e Sinistra e liberta si legge nelle dichiarazioni fatte (e soprattutto nei silenzi). Il candidato sindaco Giuliano Pisapia sta pagando caro il coinvolgimento nell’affaire Affittopoli. Anche se si dichiara più forte che mai e chiama a raccolta i supporter sabato al Dal Verme.

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