Dopo le polemiche dei giorni scorsi, scatenatesi in seguito ai rimpatri di rom irregolari da  parte della Francia di Nicolas Sarkozy, adesso la Commissione europea denuncia di non aver  «ricevuto l'invito» del governo di Parigi a partecipare alla riunione di alcuni ministri  dell'interno dell'Ue che dovrebbe tenersi il prossimo 6 settembre per confrontarsi, tra l'altro,  sulle problematiche legate proprio ai rom. Lo afferma Matthew Newman, portavoce della  commissaria europea per la giustizia Viviane Reding, rispondendo alle domande dei giornalisti  oggi a Bruxelles. 
 Il punto chiave è: la Commissione europea in casi analoghi ha l'obbligo di essere coinvolta?  «Questo tipo di riunioni informali - ha risposto il portavoce della Commissione europea  dribblando di fatto la questione - sono state concepite molti anni fa quando le regole erano  diverse dalle attuali. Si tratta del diritto di iniziativa congiunto degli Stati membri, della  Commissione Ue e del paese che guida il semestre di presidenza, al momento il Belgio». 
 Della riunione informale del 6 settembre a Parigi ne ha anche parlato il ministro degli interni  Roberto Maroni sabato scorso in un'intervista.
La Commissione ora accusa Sarkozy: boicotta la Ue
Dopo le polemiche sui rimpatri dei rom in Francia il portavoce del commissario alla Giustizia Reding denuncia: «Il governo di Parigi non ci ha invitato alla riunione di alcuni ministri dell'Interno dei Paesi membri, in programma il 6 settembre». Ma non esiste un obbligo formale
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