Commissioni all’Unione, maggioranza divisa

L’azzurro Gallera non è favorevole a «regali», il Carroccio dice no La Maiolo possibilista: «Sì al dialogo, sono per la linea del sindaco»

Il dialogo con l’opposizione chiesto da Letizia Moratti rischia di inciampare ancora in consiglio comunale. L’oggetto del contendere sono le commissioni e l’opportunità di attribuire la presidenza di Affari istituzionali e Statuto (quest’ultima da istituire) all’Unione, probabilmente a Bruno Ferrante. Ma la maggioranza tentenna, Forza Italia è divisa, la Lega è contraria, l’Unione protesta e minaccia di non accettare concessioni dell’ultima ora. «Abbiamo chiesto di istituire solo nove commissioni pesanti, al posto delle 17 che esistevano, perché ci sembrerebbero più autorevoli» dice la capogruppo dell’Unione, Marilena Adamo. Così, proprio per l’assenza di una proposta unitaria, la presidenza del Consiglio sta aspettando a depositare la delibera che istituisce le commissioni. Insomma, uno scenario molto simile a quello del giorno in cui è stato eletto il presidente, Manfredi Palmeri.
Stasera si riuniranno i consiglieri azzurri e il capogruppo, Giulio Gallera, non è favorevole a regali: «L’opposizione ci ha detto no sull’elezione del presidente del Consiglio. A questo punto mi sembrerebbe fuori luogo dare la presidenza di una delle 17 commissioni istituzionali, tanto più che loro vorrebbero ridurle a nove. Semmai si può discutere delle commissioni speciali, come la Pari opportunità». Di altro avviso il commissario vicario di Forza Italia, Tiziana Maiolo. Spiega Maiolo: «Sono molto favorevole a quest’itinerario di dialogo chiesto dal sindaco, anche perché si inserisce nel solco dell’intervento di apertura di Silvio Berlusconi. Affari istituzionali e Statuto, oltre alla Pari opportunità, potrebbero andare all’opposizione».
Fortemente contraria la Lega. «Hanno chiesto a noi di governare, facciamolo senza dare spazio a chi ci ha sempre boicottato. A Ferrante e soci auguriamo buona opposizione» taglia corto Matteo Salvini. Maggiore apertura in An. «Non abbiamo preclusioni ma non siamo certo ben disposti come prima. Non votando Palmeri, l’opposizione non ci ha dato un bel segnale» dice il capogruppo, Carlo Fidanza.

I problemi principali in realtà sono interni a Forza Italia, anche perché la presidenza della Affari istituzionali era stata prevista per il partito. Questa sera, alla riunione del gruppo, si discuterà anche del capodelegazione in giunta. In pole position Tiziana Maiolo, forte dei suoi cinquemila voti, e l’uscente Bruno Simini.

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