Il Comune: «Chi ci critica è già in campagna elettorale»

«Altro che semplice nubifragio, su Milano in 24 ore sono caduti quaranta millimetri d’acqua, in pratica un nubifragio». Il vicesindaco Riccardo De Corato ha passato ieri la mattinata nelle stazioni della metropolitana allagate per controllare vigili del fuoco e uomini della protezione civile all’opera con le idrovore, e si sfoga contro i candidati alle primarie del centrosinistra che intanto davano lezioni sulla gestione dei flussi d’acqua. «Fa sorridere che non sapendo più che pesci pigliare e per motivi puramente elettorali, ci si attacchi al meteo e alla danza della pioggia. Ma il problema è grave e dopo le continue polemiche - politiche ma soprattutto da parte dei residenti nella parte nord della città che finiscono con i piedi, le auto e le cantine a mollo se non peggio ad ogni temporale - il sindaco Letizia Moratti ieri mattina ha chiesto a Metropolitana Milanese di presentare in anticipo rispetto ai tempi richiesti - la scadenza era fine anno, ma a questo punto potrebbe essere anticipata a fine ottobre - il piano commissionato lo scorso 5 agosto in cui vengano prospettate soluzioni tecniche e costi per risolvere una volta per tutte il problema delle esondazioni del fiume Seveso che si trascina da troppi anni. Soluzioni che, ha precisato ieri De Corato, «interesseranno tutti i Comuni a nord di Milano, comprese anche le province di Como e Monza e tutte quelle che scaricano nel canale scolmatore del Seveso». Responsabilità (e presumibilmente costi) condivisi. Non a caso già ieri, su richiesta del sindaco, De Corato ha chiesto al presidente della Provincia Guido Podestà di convocare un incontro urgente con i componenti dell’Accordo di programma per la difesa idraulica della città - composto da Regione, Provincia e Comune, Aipo e Autorità di bacino del Po - per «sollecitare l’avvio immediato degli interventi per il problema del fiume Seveso».
Ma le polemiche, appunto, si abbattono a pioggia su Palazzo Marino. «A Milano basta una precipitazione per allagare tutta la città, evidentemente il problema è anche del sistema fognario e dei tombini intasati - accusa il vicecapogruppo provinciale del Pd, Roberto Caputo - De Corato decide solo adesso di convocare una riunione per trovare soluzioni adeguate, eppure governa ininterrottamente Milano dal 1997. Lui e il sindaco Moratti chiedano scusa ai milanesi». Si accodano i candidati alle primarie.

Per Stefano Boeri è «serve un piano di governo delle acque, una città che vuole ospitare un evento internazionale come Expo non può allagarsi dopo un semplice temporale». E Giuliano Pisapia afferma che «ancora un volta si manifesta gravemente l’inefficienza di questa giunta, non solo in caso di emergenze, ma anche di fronte a manifestazioni del tutto prevedibili».

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