Cronache

«Il Comune consegna Sturla al degrado»

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«Il Comune consegna Sturla al degrado»

L’elenco è lunghissimo, sconfortante per chi abita da quelle parti: le magagne di Sturla - in particolare, ma non solo, in piazza Cadevilla - formano una teoria di degrado che dura da anni, nonostante le ripetute segnalazioni e proteste rivolte al Comune dai cittadini. Ci si è messo d’impegno, a un certo punto, anche Giuseppe Murolo, consigliere di Alleanza nazionale, che ha chiesto ai colleghi di partito eletti in circoscrizione di fornirgli il dettaglio dei problemi più spinosi. «Ne è scaturito - sottolinea Murolo - un inventario squalificante per la nostra amministrazione comunale che ha lasciato cadere in progressivo declino una zona residenziale che meritava ben altra attenzione». E invece - insiste il consigliere di An cui ha dato man forte l’avvocato Ferruccio Barnaba (Forza Italia) - la situazione è allo sfascio, in certi casi più ancora che nel centro storico o nelle periferie trascurate. «Tanto per cominciare: ci sono cassonetti della spazzatura mai lavati che convivono con una discarica di rifiuti di ogni genere. Da mesi c’è persino una carcassa d’automobile. La condizione igienico-sanitaria è ormai intollerabile».
E inoltre: la presenza di «un manufatto comunale fatiscente, adibito a deposito, in realtà ricettacolo di topi, ricoperto di erbacce, che richiederebbe un intervento sollecito anche per motivi di sicurezza». Non basta: «La zona è priva di segnaletica stradale, un serio pericolo per i passanti, anche perché mancano porzioni di marciapiede, l’asfalto è saltato in più punti, gli spazi verdi sono in malora, i tombini non vengono mai puliti, e in caso di pioggia via Sclopis, in particolare, si trasforma in un fiume in piena. Quella stessa via Sclopis dove erano stati previsti dall’assessore Merella e promessi da Aster i rallentatori di velocità, in realtà mai realizzati». Infine, si verificano ripetuti episodi di abusivismo commerciale. «Un camion - aggiunge Murolo - posteggia costantemente per fare mercato ambulante di frutta e verdura, abbandonando poi invariabilmente a terra rifiuti d’ogni genere, come cassette, cartacce, agrumi marci. Ma la ciliegina sulla torta, da questo punto di vista, è un’altra: in piazza Cadevilla l’Amiu ha sistemato un compattatore di rifiuti, e questo determina un ulteriore degrado in zona anche per via di alcuni cittadini poco educati che depositano nei pressi oggetti ingombranti. Basterebbe posizionare il compattatore altrove, ma il vicesindaco Alberto Ghio, in risposta a una mia interrogazione, ha dichiarato che non è possibile». Qualcosa, gli esponenti di An sono riusciti a «strappare»: lo spostamento della linea bus «45» davanti al Gaslini. Tutto il resto attende dal Comune altrettante risposte.

Che non arrivano.

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