Cronaca locale

Comune Multe del 2004, con il condono si possono incassare 24 milioni

In teoria, il condono per le multe del 2004 può valere al Comune la bellezza di 24 milioni. L’assessorato al Bilancio tende al ribasso, convinto che non si riusciranno comunque a recuperare più di 5-10 milioni, «12 al massimo». Ma è sulla distanza tra le due ipotesi che si giocherà lo scontro tra i paladini della sanatoria - la maggior parte dei consiglieri del Pdl, buona parte della giunta e pure il ministro La Russa - e il sindaco Letizia Moratti che si è già dichiarata «a titolo personale» contraria. Ma è disposta ad aprire un confronto con gli altri assessori. Già nei prossimi giorni è prevista una Commissione Bilancio dove i consiglieri inizieranno a discuterne con l’assessore Giacomo Beretta. Le prime stime dicono che le multe andate a ruolo nel 2004 sono 650mila, per circa 91-92 milioni di euro. Il 30% è già stata pagata quindi il pacchetto di sanzioni condonabili ammonta a 450mila, circa 64 milioni ancora da incassare. Ora: con la sanatoria, l’automobilista dovrebbe pagare la multa originaria (più il 4% per l’Esatri). Niente interessi di mora, per questo dai 64 milioni si passa a un incasso previsto di 24. Secondo i conti del Bilancio, è impossibile che tutti paghino, lo facesse almeno la metà si parlerebbe di circa 12 milioni, «più verosimile che si scenda a 5-10». E secondo i dati storici, il 15-18%pagherebbe comunque entro fine anno la sanzione con la mora, quindi «è possibile che l’incasso senza condono sia intorno ai 12 milioni, superiore a quello con la sanatoria». Il consigliere del Pdl Fabrizio De Pasquale, rimane pro-condono: «Non discriminiamo i milanesi rispetto ai molti Comuni che applicheranno la misura. E in base a quali statistiche si dice che un quarto dei multati pagherà con interessi elevati multe del 2004? Basiamoci sui 24 milioni e incassiamo subito quanto è possibile». Anche Carlo Fidanza nota «con piacere che non si parla più impropriamente di norma salva-furbi ma si ragiona sui numeri e su cosa conviene di più al Comune.

Nei prossimi giorni ci confronteremo con l'assessore e sceglieremo una linea comune».

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