Il Comune perde cento milioni: sarà costretto ad alzare l’Irpef

«Ci obbligano ad aumentare le tasse, ci trasformano in gabellieri. Saremo costretti a farlo per continuare a dare i pasti nelle mense dei bambini e a curare gli anziani. Di certo spiegheremo ai milanesi che questo succede per colpa del governo». Il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato spiega ai cittadini il risvolto familiare della Finanziaria 2007. Risvolto che a Milano non si vuole «aggravare» aggiunge l’onorevole Maurizio Lupi, coordinatore di Forza Italia: «Abbiamo fatto un patto elettorale che prevede che l’Ici rimanga uguale e questo intendiamo mantenerlo. Non metteremo neanche delle “tasse di scopo”, il problema però è che sarà molto difficile non mettere una addizionale Irpef: è il Governo Prodi che ci obbliga a farlo».
Di cento milioni secchi è la perdita di trasferimenti dallo Stato a Milano, «cento milioni in meno che rischiano quindi di compromettere i servizi erogati ai cittadini» spiega il sindaco Letizia Moratti.

Una manovra che «toglie benzina al motore del Paese» perché «sono 33,4 miliardi e di questi oltre 20 sono dati da tasse e tagli, e ci sono 2,8 miliardi a carico degli enti locali. Unica nota positiva, il «passaggio ai comuni delle aree demaniali, che consentiranno la loro valorizzazione». Davvero troppo poco per un Comune virtuoso.

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