Il Comune: un satellite per controllare i taxi

Un «crono-orologio» consentirà di organizzare meglio i turni distribuendo le dieci ore lungo tutta la giornata

Anche i tassisti avranno il loro grande fratello. Un occhio satellitare che renderà più omogenea la loro distribuzione sul territorio e, quindi, più funzionale il servizio. Un modo per evitare code infinite di auto bianche nei parcheggi e nei turni più comodi e intere zone e fasce orarie completamente sguarnite. E poi il «crono-orologio», un’apparecchiatura che consentirebbe ai guidatori di organizzare i turni distribuendo le dieci ore quotidiane del servizio lungo tutta la giornata. Un pulsante per accendere e spegnere l’apparecchio, rendendo - si spera - non più un miraggio la caccia al taxi. Un metodo non nuovo che a Parigi già funziona e che Palazzo Marino, in particolare l’assessore Edoardo Croci, vorrebbe importare anche a Milano.
Finita l’estate, si riapre il capitolo taxi. Il decreto-Bersani sulle liberalizzazioni, varato il 30 giugno dal governo Prodi, ha pensato bene di lasciare ai Comuni la patata bollente, il compito di trattare con i tassisti, categoria o forse “casta” solitamente poco incline alle aperture. Sul piatto turni integrativi, tratte a tariffa unica, ma soprattutto la possibilità di indire un bando straordinario per l’assegnazione di nuove licenze anche senza il benestare di associazioni e sindacati di categoria. Temi più che scottanti, come sa bene il sindaco di Roma, Walter Veltroni, che in molti davano con la quadratura del cerchio già in pugno. E, invece, non è così. Perché, al momento di chiudere, i tassisti romani gli hanno presentato il conto e chiesto di rivedere le tariffe. Ovviamente al rialzo.
Per Milano l’appuntamento è l’11 settembre, giorno in cui si riunirà nuovamente il tavolo a cui siedono Comune, Regione, Provincia, associazioni dei consumatori, l’Agenzia ambiente e mobilità e le sigle sindacali prescelte (Acai, Satam, Cgil, Confcooperative e Unione artigiani). Appuntamenti ogni lunedì, più giovedì 14 settembre, per cercare di trovare un accordo. Prevedibili le barricate alla proposta di controllo satellitare. «Un metodo invasivo per la libertà imprenditoriale dei tassisti e per la loro privacy», si sono già ribellati a Roma. Semplicemente un tentativo per monitorare e razionalizzare il servizio con indubbi vantaggi anche per la sicurezza di tassista e cliente, tenteranno di fargliela digerire. Più semplice, forse, il via libera al crono-orologio, l’apparecchiatura per spalmare i turni, con un indubbio vantaggio per loro.
Qualche segnale d’apertura, però, c’era già stato alla prima convocazione del tavolo. Un timido accordo su turni liberi e taxi collettivo con tariffa low cost, almeno in occasione delle grandi manifestazioni che richiamano a Milano enormi quantità di visitatori concentrate in pochi giorni. Il banco di prova saranno le prime grandi esposizioni fieristiche di settembre e la settimana della moda-donna. L’obiettivo è incrementare il servizio presso i padiglioni espositivi di Fiera Milano e Fieramilanocity. Già sperimentato ad aprile, in occasione del Salone del mobile, torna dal 20 al 24 settembre in occasione di Micam-Mipel a Rho-Pero il taxi collettivo. Funzionerà per non meno di tre passeggeri per un’identica tratta (da e per Rho-Pero collegamento con gli aeroporti di Linate e Malpensa e le stazioni Centrale e Cadorna) con una tariffa collettiva. Il passeggero pagherà un terzo della corsa maggiorata del 20 per cento.

In definitiva un risparmio del 60 per cento: anziché dieci euro se ne pagheranno quattro. Come vantaggiose sarebbero le tariffe fisse verso destinazioni stabilite come gli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio o appunto la Fiera.

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