
Dopo la delibera con cui vieta l'accesso in Area B alle moto (dal 1 ottobre alle due tempi Euro 2 e 3, a gasolio Euro 2 e 3 e a benzina a quattro tempi Euro 0, 1 e 2, per arrivare nel 2028 agli Euro 3) il Comune continua la sua battaglia ideologica contro il traffico. E rilancia il progetto del cavalcavia Monteceneri pedonalizzato, annunciando una gara internazionale di progettazione entro il 2025.
L 'idea di fondo che anima l'Atlante dei quartieri e quindi il nuovo pgt è trasformare le strade in giardini lineari. «Sapete qual è la grande risorsa delle città? Le strade. La metà dello spazio pubblico di proprietà del Comune sono strade - rifletteva l'assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi in un convegno sul city making una quindicina di giorni fa -. Queste strade sono ancora così utili? Si gioca lì, secondo me, il futuro della vivibilità, perché sulle strade noi possiamo pensare una vera rivoluzione e farle diventare giardini lineari».
Ecco quindi che il Cavalcavia Monteceneri diventerà la nuova promenade plantèe di Milano: «Noi ci crediamo - continua Tancredi - pensiamo che su questo tema si possa lavorare tantissimo». Così il cavalcavia Corvetto. Il modello? Le «Superilles» di Barcellona, programma urbanistico che prevede la creazione di blocchi di isolati in cui lo spazio urbano viene restituito a pedoni e ciclisti e la «Superquadra» di Parigi.
L'Atlante dei quartieri prevede tre ordini di azioni: una è legata allo spazio pubblico e all'infrastruttura sostenibile per ripensare in un'ottica pedonale alcuni assi stradali, che in alcuni progetti, comeper il cavalcavia Corvetto, ma anche via Harar/Rospigliosi e viale Aretusa a San Siro , si «trascinano» dietro il restyling delle piazze.
Per quanto riguarda il progetto per il cavalcavia Monteceneri, infrastruttura pensata nel dopoguerra per agevolare il traffico in città, ecco che oggi «diventa una risorsa importantissima perchè c'è un potenziale spazio pubblico sopra e un potenziale spazio pubblico sotto», una highline e una underline. Così se il cavalcavia vero e proprio verrà trasformato in un parco lineare, si prevede un radicale ripensamento dell' infrastruttura, come per il cavalcavia del Ghisallo, suggerendo «la trasformazione degli spazi sotto l'impalcato stradale, dove verranno attivati spazi commerciali e di servizio in affaccio su uno spazio pubblico di qualità dedicato ai cittadini, e la riorganizzazione della mobilità veicolare, in particolare del cavalcavia Monteceneri, in modo tale da favorire la mobilità pubblica e attiva», recita l'Atlante.
Metamorfosi green in vista anche per viale Molise, viale Lucania e viale Omero che diventerà un boulevard multifunzionale: i controviali saranno chiusi al traffico per accogliere spazi per la mobilità sostenibile, la socialità, in particolar modo in corrispondenza dei servizi pubblici esistenti, e addirittura «la biodiversità». Il Progetto bandiera per il municipio 4 individua anche la necessità di trasformare il cavalcavia Corvetto in un parco lineare in quota.
Ancora, dietro la stazione Centrale in corrispondenza dei Magazzini raccordati, il Comune a integrazione del progetto per il nuovo centro per l'architettura Drop City, prevede la pedonalizzazione parziale di via Sammartini e via Ferrate Aporti.
«Qui la scelta è molto semplice - continua l'assessore - abbiamo due corsie per senso di marcia in Ferrante Aporti e in via Sammartini, basta portare un senso di marcia in due corsie, utilizzare i tunnel come una sorta di rotonda e si ricava uno spazio di 6 metri di larghezza per poter avere la corsa ciclabile e piantare degli alberi».