Conan, il cane soldato che ha catturato Al Baghdadi

Rimasto ferito nella missione, il pastore belga la cui identità è nascosta, verrà ricevuto alla Casa Bianca

Conan, il cane soldato  che ha catturato Al Baghdadi

Forse noi non lo ricordiamo, ma si chiamava Cairo ed era uno dei tanti cani addestrati, esattamente come un militare d'élite, nei vari corpi dell'esercito americano. Ma Cairo, si guadagnò fama e gloria perpetua, nei cittadini americani, per avere stanato il demone che aveva aperto le porte dell'inferno, in America. Cairo era stata una pedina fondamentale nel ritrovamento di Osama Bin Laden. Ora è la volta di Conan che ha inseguito il leader dell'ISIS Abu Bakr al-Baghdadi lo scorso fine settimana, portando alla morte del capo terrorista quando si è fatto esplodere addosso il giubbotto armato che indossava. Il cane, che lo tallonava nel cunicolo dove il terrorista stava tentando di fuggire, è rimasto ferito nell'esplosione e, dopo le adeguate cure in una delle migliori cliniche veterinarie degli Stati Uniti, è già tornato in servizio. Assegnato alla Delta Force, il cane è talmente prezioso per il suo addestramento che, come per i militari implicati in queste delicatissime operazioni, non ha un nome, anche se viene ora acclamato da tutti come Conan l'eroe. Anche la sua identità è secretata e l'unica certezza è che è un K9, un cane delle truppe scelte, un vero e proprio militare a tutti gli effetti che è stato chiamato Conan dallo stesso presidente Trump. Nei prossimi giorni sarà ricevuto alla Casa Bianca e insignito, dallo stesso Trump, di una particolare onorificenza, presenti le più alte cariche dell'esercito USA. Cairo e Conan sono solo tra i più famosi cani che hanno partecipato a operazioni clamorose come quelle che hanno riguardato i due capi terroristi dell'ISIS, ma migliaia di questi cani addestrati, militano nelle forze dei vari corpi fino a quando vanno in pensione, o muoiono, nell'oblio, durante le azioni più pericolose. Sono quelli che gli americani chiamano «cani multiuso», appositamente selezionati e addestrati, per gestire le situazioni più stressanti, mantenendo una calma glaciale. Per loro è vietato abbaiare. Al primo accenno escono dal programma di selezione finale. Il pastore belga Malinois in particolare è apprezzato per aggressività mirata, velocità, agilità e capacità di sopravvivere in condizioni di caldo estremo. Sono cani che non fanno una piega durante gli spari, saltando fuori agevolmente dagli elicotteri, cavalcano barche Zodiac e si fanno paracadutare dagli aerei. Ormai tutti ne hanno visto le fotografie e il loro aspetto non è proprio rassicurante, come quello dei loro conduttori, con i quali condividono oneri e onori, ma certamente più oneri viste le regole di vita severissime cui devono sottostare. Le fotografie mostrano un cane che sembra quasi abbronzato, con un giubbotto tattico, seduto in posizione di massima attenzione, orecchie vivaci e ritte che incorniciano una maschera facciale nera. Sono i cani dei Navy SEALS e degli Army Rangers, sono cani che militano nell'esercito, nella marina e nell'aviazione.

Quattro volte all'anno, una squadra di addetti alla gestione dei cani, addestratori, veterinari e altri specialisti del 341 ° squadrone di addestramento presso la base dell'aeronautica militare di Lackland a San Antonio, in Texas, sede del programma militare per cani da lavoro, compiono il viaggio all'estero per comprare cani. Valutano ogni cane per assicurarsi che non abbiano alcun problema medico che impedisca loro di servire per almeno 10 anni. Eseguono radiografie, ecografie e qualunque altro esame serva per escludere anche la minima patologia.

Se superano lo screening medico, vengono ulteriormente valutati in base al loro temperamento e, per quanto riguarda le tecniche di addestramento, è tutto top secret. Sappiamo solo che hanno una vecchiaia sicura e serena assieme al loro conduttore, piena di attenzioni e senza patemi di spese per le cure mediche. E se la meritano.

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