Dopo gli scontri e i ricorsi degli ultimi anni, il Comune sta scrivendo da sette mesi un regolamento per i concerti dellestate «a prova di Tar». E di quei comitati che, per dirla con le parole dellassessore ai Grandi eventi Giovanni Terzi, «sembrano ormai come i mammiferi che si risvegliano dal letargo ogni primavera». Nei giorni scorsi SanSiroVivibile è tornato ad alzare la voce contro gli show al Meazza. Solo tre questestate: i Muse il 19 giugno e Ligabue il 16 e 17 luglio, mentre il 18 giugno andranno in scena I promessi sposi per la regia di Michele Guardì, e «chissà se si agiteranno anche per la lirica» chiosa Terzi. Possibile, «visto che hanno avuto da ridire anche per lincontro del cardinale Tettamanzi con i cresimandi». Lanno scorso per concedere a Madonna di superare di due punti i 78 decibel previsti dalla legge il Comune ha dovuto chiamare in campo il prefetto. «Sebbene abbia avuto un anno di tempo Palazzo Marino non ha ancora approvato la delibera per lautorizzazione in deroga per i concerti» protesta già il comitato. «Non abbiamo perso tempo - replica Terzi -, anche se con solo tre concerti in programma il gruppo che protesta dimostra una volta di più che la polemica è strumentale, ma danneggia la città». Venerdì la delibera preparata con Arpa e Asl verrà votata in giunta, verrà definito in maniera esatta il volume che la musica dal vivo non potrà sforare a San Siro, allArena e in piazza Duomo.
Con i pareri quindi di agenzia per lambiente e azienda sanitaria, e lassessore Paolo Massari - che ha scritto la delibera con Terzi e i colleghi Maurizio Cadeo e Alan Rizzi - anticipa: «Chiederò di allegare anche il parere dellauxologo, perché è dimostrato che i decibel di un concerto con un tempo così limitato non danneggiano ludito, e pure dello psicanalista, per valutare il disagio prodotto semmai dal traffico sui residenti. Ci siamo totalmente tutelati». Per i Muse e Ligabue, comunque, dovrebbe arrivare la deroga per arrivare a 80 decibel con il suono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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