da Milano
David Parenzo, ma che vi è saltato in mente?
«Ma io non centro niente».
E il pesce di aprile?
«È uniniziativa della azienda, delleditore, la redazione non ne sapeva nulla».
Ore 23.25. Lei era ancora in onda con il suo «Iceberg».
«Sì, a quellora lazienda ha mandato alle agenzie un fax con quella finta notizia, uno scherzo. Vorrei sottolineare che la mia credibilità in questi cinque anni me la sono guadagnata intervistando veramente Silvio Berlusconi».
Una burla aziendale. Ma perché?
«Ci sono le bufale campane e ci sono quelle lombarde, ma le nostre sono innocue. Avranno sbagliato i tempi, non so, però i giornalisti ci mettono la faccia per cui lo scherzo non sarebbe stato serio se lo avessimo fatto noi».
Se invece lo fa lazienda....
«Leditore se ne è assunto la paternità».
Sandro Parenzo? Suo padre?
«Ecco, questa è la vera bufala. Sfatiamo finalmente questa cosa. Io non sono né figlio né nipote di Sandro Parenzo, siamo solo cugini di quinto grado se non sbaglio».
Una notizia.
«Ecco, porterò lalbero genealogico per far vedere che non è mio padre».
Allora, suo cugino ha avuto lidea di...
«Esatto, Sandro Parenzo. Ricordo peraltro che non è nuovo a queste burle. Fu lui lideatore anni fa del mitico scherzo Ugo Tognazzi è il grande vecchio delle Br, pubblicato in prima pagina dal settimanale Il Male. Poi anni dopo ci fu la puntata di Mixer sui presunti brogli elettorali nel referendum monarchia-repubblica».
Anche dietro quello scherzo cera Parenzo?
«Quella volta no. Erano una serie di falsi scoop e documenti sul referendum. Ma ci fu anche il finto arresto di Iva Zanicchi. Quella volta dietro cera Emilio Fede».
Tornando al vostro scherzo: i giornali ci sono cascati.
«Perché hanno ripreso lAnsa e lApcom».
Vi hanno cercato ieri sera?
«Ho labitudine di spegnere sempre il cellulare dopo le mie trasmissioni. La mattina, quando lho acceso, ho trovato 50 chiamate senza risposta! Mi hanno cercato ininterrottamente dalle 23.30 fino al 1.30 del mattino. Erano i colleghi che volevano chiarimenti o smentite alla presunta intervista».
Su Massimo Cacciari e Mario Monti ministri di Berlusconi?
«Mai detto. Ho la cassetta della puntata di Iceberg che manderò allOrdine dei giornalisti, visto che mi hanno chiamato».
Cosa le ha detto lOrdine?
«Vogliono capire come è andata la cosa.
Per fare che?
«Per invitare ancora Silvio Berlusconi ad Iceberg a parlare davvero di un possibile governo di larghe intese».
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