«In un quadro di difficoltà economica, conforta la lieve ripresa degli investimenti. Recuperare i livelli ante-crisi sarà comunque arduo ed è per questo che il 2010, nonostante i primi segnali di miglioramento con cui è iniziato, per gli imprenditori sarà un anno altrettanto difficile. Per essere aiutate nella ripresa, le industrie, infatti, avranno bisogno di credito per investire e di poter contare, quindi, ancora sullapporto e sul sostegno del sistema creditizio, nonché su quello dei diversi strumenti anticrisi predisposti dalle istituzioni, che andranno confermati anche per tutto il 2010». Così Carlo Magani, delegato per il distretto sud ovest di Confapi Milano, sui dati dellindagine congiunturale sul territorio abbiatense.
Le previsioni degli imprenditori per il primo semestre hanno, infatti, segno meno ma i valori sono più contenuti rispetto la rilevazione precedente. Il saldo grezzo degli ordini è negativo ma ridimensionato: passa dal -37% della scorsa indagine al 10%. Andamento similare per quanto riguarda la produzione (da -40% a -15%) e il saldo grezzo del fatturato (da -43% a -18%). Anche le previsioni per loccupazione crescono nettamente (-14%). Nei sei mesi precedenti erano invece rimaste pressoché invariate. Lunico saldo positivo rimane landamento atteso degli investimenti futuri che si attestano sull11%.
«Sembra si stia aprendo una breccia nel tunnel della crisi ha spiegato il direttore generale di Confapi Milano Stefano Valvason - ma cè bisogno che il sistema economico e produttivo del territorio continui ad essere sostenuto dal sistema bancario, che può favorirne la ripartenza attraverso finanziamenti adeguati. Capacità dinnovare, giustizia veloce e snella, meno burocrazia, rapporti col sistema creditizio e dotazione infrastrutturale sono i cardini su cui rilanciare lo sviluppo».
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