"Connessioni". Una mostra fa capire ai bambini che tutto è legato

Un percorso con 4 sezioni: "In-con-tra", "Intanto", "In-visibile" e "Caduto"

"Connessioni". Una mostra fa capire ai bambini che tutto è legato
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"Connessioni. Scoprire noi, il mondo e le relazioni" è la nuova mostra del Muba per bambini dai 3 agli 8 anni (tutti i fine settimana di ottobre. Turni alle 10; 11.30; 14.30; 16). È un percorso interattivo suddiviso in quattro postazioni di gioco, ognuna dedicata a un tipo di esplorazione. Che sono: idee e pensieri si moltiplicano quando vengono condivisi; ogni gesto produce effetti che si diramano; nel nostro corpo ogni parte trova equilibrio in relazione alle altre; un albero che cade diventa casa per altre vite. Un invito a scoprire fin dalla tenera età che nulla è isolato o "per sé" ma tutto è connesso. Ce lo mostrano le goccioline di pioggia che formano il mare e poi evaporano sotto il sole e tornano a volare come nuvole. Ce lo mostrano gli insetti che si spostano per chilometri alla ricerca del polline che permetterà di far fiorire altre piante e farà produrre il buon miele. E ce lo mostrano le comunità di persone. La mostra è stata curata da Monica Guerra, ordinaria di Pedagogia all'Università degli Studi di Milano-Bicocca che ha spiegato: "La connessione è un modo per incuriosire i più piccoli a comprendere i fenomeni e a prendersi cura dei legami e delle relazioni che danno forma al mondo".

Si parte da "In-con-tra", lo spazio di incontri che invita a riflettere sull'importanza degli scambi che nascono quando ciascuno porta "il proprio pezzo" e lo condivide con altri. Via libera al gioco con i moduli in legno dalle forme astratte che permettono di creare con originalità. C'è l'installazione "Intanto" che mette in evidenza il momento, una porzione di tempo. I bambini si divertono a costruire storie con le cartoline illustrate che rappresentare situazioni accadute in un attimo preciso. Il curatore scientifico della sezione, Pietro Corraini si è ispirato al libro di Paul Cox Intantoil libro più corto del mondo (Corraini). C'è quindi "In-visibile" che mostra com'è fatto il corpo umano: ogni cellula, tessuto e organo partecipa a una rete complessa in cui nulla è isolato. Il corpo-mente è in costante dialogo con sé stesso e con l'ambiente esterno, una macchina perfetta che lavora senza sosta. La sezione è curata da Costanza Caccia Dominioni. Infine "Caduto", come la vita ri-nasce da ciò che sembra finito. L'installazione racconta di un faggio che una tempesta ha sradicato e abbattuto; in natura spesso la fine è un nuovo inizio. L'albero caduto fa riflettere sulla rigenerazione, sulla rinascita e su tutte le creature, grandi e piccole, che in qualche modo dipendono o traggono vantaggi dalla caduta di un albero.

Ha detto Barbara Merati, direttore creativo di Muba, che "l'istituzione culturale sente la responsabilità di proporre esperienze che aiutino sia i piccoli che gli adulti a leggere il presente a sviluppare strumenti utili per affrontarlo. Nella mostra-gioco parliamo di connessioni perché è fondamentale capire come tutto sia legato: le persone, la natura, le azioni che scegliamo di compiere".

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