Strasburgo - Anche i single avranno il diritto di adottare dei bambini. Questo il principio rivoluzionario che sarà sancito dalla nuova Convenzione europea sui diritti dei minori, la cui bozza è stata presentata ieri a Strasburgo da alcuni europarlamentari insieme a Maud de Boer Buquicchio, vicesegretario generale del Consiglio d’Europa.
Il testo Il nuovo documento è la revisione in chiave innovatrice della convenzione sulle adozioni datata 1967. Il testo è ancora in fase di messa a punto ed è stato sottoposto all’esame di alcuni esperti le cui osservazioni sono allo studio del Consiglio d’Europa che presenterà il testo al Comitato dei ministri del 5-6 maggio prossimo per la firma. Seguirà la ratifica di ogni Paese, anche tra i nuovi membri. In un’intervista esclusiva a vita no profit, Maud de Boer Buquicchio vicesegretario generale del Consiglio d’Europa ha spiegato i punti salienti della nuova convenzione che, ha precisato, "non è stata ancora adottata dal Consiglio d’Europa ma lo sarà presto, a inizio maggio". "La Convenzione attualmente in vigore risale al 1967, dopo quarant'anni bisognava tener conto dei cambiamenti che si sono verificati all’interno della società. Per questo la nuova Convenzione estende la possibilità di adottare anche ai single e alle coppie eterosessuali non sposate", ha annunciato Buquicchio. La vicesegretario è molto esplicita anche sull'obbligatorietà per gli Stati nazionali di recepire questa indicazione: "Quello dei single è un diritto pieno, e gli Stati saranno obbligati a modificare le loro leggi". Anche l’Italia, quindi, una volta che la convenzione sarà approvata, dovrà adeguarsi, perché la legge che regola le adozioni in vigore, la 149 del 2001, consente l'adozione solo ai coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni.
Apertura alle coppie gay Tra le novità in arrivo, anche l'apertura dell'adozione alle coppie dello stesso sesso, che siano registrate o semplicemente conviventi. Su questo però la Convenzione non sarà prescrittiva: "La Convenzione apre questa possibilità, ma la lascia alla discrezione del singolo Stato", spiega la de Boer-Buquicchio. L’apertura, sottolinea il vice segretario tiene conto della recente sentenza della Corte europea per i diritti umani, che ha condannato la Francia per aver discriminato una donna per il suo orientamento sessuale.
Armonizzare le leggi nazionali L’obiettivo della nuova Convenzione europea sulle adozioni dei minori è armonizzare le leggi nazionali dando regole minime per l’adozione e gli standard previsti cercano di andare incontro alle nuove esigenze sociali in linea con la giurisprudenza della Corte europea per i diritti umani. Il Consiglio d’Europa, un organismo che rappresenta 47 Paesi ha quindi divelto molti vecchi paletti. Il principio - ha spiegato il vice segretario - è che "la nuova convenzione focalizza tutto sul migliore interesse del minore, la regola base per qualsiasi adozione". "I minori con un sufficiente grado di comprensione devono essere coinvolti, ascoltati nel processo decisionale - ha continuato - questo deve accadere sempre e comunque quando il minore ha più di 14 anni". La nuova convenzione, inoltre riconosce il diritto dei minori a conoscere le loro origini. Questo in realtà si scontra con il diritto dei genitori naturali di rimanere anonimi, quindi spiega de Boer Buquicchio, dovrà essere cercato un punto di equilibrio, come la creazione di una autorità competente in ogni Stato che decida caso per caso quale diritto prevalga.
Punti innovativi Tra gli altri punti innovativi: l’età dei potenziali genitori
adottivi è abbassata a 30 anni ed è sempre chiesto il consenso all’adozione del minore da parte del padre, mentre in precedenza era richiesto solo per il padre sposato, quindi solo per i figli nati all’interno del matrimonio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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