Consob Meno divieti sulle vendite allo scoperto

La Consob allenta i vincoli sulle vendite allo scoperto di titoli quotati a Piazza Affari. La Commissione di via Isonzo ha prorogato di un mese, fino al 31 gennaio, il divieto secco a vendere azioni di cui non si ha la disponibilità e la proprietà, ma solo per banche, assicurazioni e società sotto aumento di capitale. Per tutte le altre società torna la possibilità di vendere titoli presi a prestito: per cederli basta quindi avere la disponibilità delle azioni.
«La Consob ha deliberato oggi (ieri, ndr) di prorogare sino al 31 gennaio 2009 il divieto di vendite allo scoperto in scadenza domani (oggi, ndr) 31 dicembre 2008 introducendo però alcune modifiche», si legge in una nota. Per le azioni che non siano banche, assicurazioni, relative holding e società oggetto di aumento di capitale, la vendita «deve essere assistita dalla disponibilità dei titoli» e non più anche dalla proprietà.
La Consob aveva annunciato un primo giro di vite sulle vendite allo scoperto il 22 settembre in pieno crollo dei listini e di alcuni titoli (Unicredit in testa) in particolare. Il primo stop riguardava bancari e assicurativi ed era poi stato esteso a tutte le azioni quotate a Piazza Affari. A fine ottobre l’autorità guidata da Lamberto Cardia aveva prorogato il divieto sino al 31 dicembre.

Anche nel resto d’Europa sono state prese decisioni simili a quella italiana: la tedesca Bafin ha esteso fino a fine marzo il divieto sui finanziari, la francese Amf non ha fornito dettagli, mentre la belga Cbfa ha indicato una proroga al 20 marzo.

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