Cè chi sollecita Filippo Penati a dare le dimissioni. No, non sono i consiglieri provinciali di Forza Italia, An e Lega che su fatti e misfatti del presidente di via Vivaio hanno ormai raccolto un copioso e documentato dossier. A reclamare luscita di scena dellex sindaco della Stalingrado dItalia è un sito internet assai vicino alla sinistra ambrosiana, onemoreblog.org, che (ri)pubblica una denuncia apparsa sul blog di Beppe Grillo.
Tema? Serravalle: «Il presidente della Provincia di Milano nellacquisto della quota di Serravalle detenuta da Marcellino Gavio ignorò la valutazione di quel pacchetto di azioni fatta da Banca Intesa solo pochi mesi prima. Alla fine di aprile, gli esperti dellistituto milanese presentarono infatti un documento a Penati, nel quale valutavano la quota del 15 per cento di Gavio in un forchetta compresa tra 5 e 5,5 euro, mentre alla fine - dopo una seconda valutazione eseguita da Guido Roberto Vitale - venne pagata 8,8 euro, il 70 per cento in più». Accusa di sperpero di denaro pubblico in unoperazione finanziaria che agli occhi dei frequentatori dei siti «appare quantomeno discutibile» oltreche «gettare altre ombre inquietanti sul centrosinistra». Notizia che il sito milanese arricchisce di un dettaglio: «Il consulente che ha dato a Penati la seconda valutazione delle quote, quella presa per buona e sulla quale Gavio ha fatto laffare della sua vita, è anche advisor finanziario del gruppo Magiste che fa capo a Ricucci». Nota ulteriore che spinge dunque a reclamare le dimissioni del presidente della Provincia. E mentre Penati via e-mail dà la sua spiega - garantendo il rispetto del programma sulle infrastrutture, contestato però dai Verdi - e su onemoreblog.org cè chi si interroga «sulle consulenze che proliferano in maniera straordinaria in via Vivaio», scoppia lindignazione del popolo della sinistra che si sente tradito e che pretende chiarimenti sulla «piccola Iri di Penati».
Ma cè pure chi, Max Bruschi (Fi), dal versante politico opposto sinterroga «sulla fonte ottimamente informata che si nasconde dietro il sito». Giallo con sorpresa: si tratta di Alberto Biraghi che utilizza «linfrastruttura messa a disposizione da studi Bipielle» ovvero dallo studio di relazioni pubbliche che può vantare tra i suoi clienti non solo il «gruppo consiliare dopposizione a Palazzo Marino» ma anche i «Ds milanesi (anni 2003-2004)». E socia di Biraghi è Susi De Pretis ossia la portavoce dellassessore provinciale ai Trasporti Paolo Matteucci.
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