da Milano
È un pozzo senza fondo. Più si scava negli elenchi delle consulenze degli enti pubblici - rese note nell’ambito dell’operazione trasparenza portata avanti dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta - più si scopre che l’unico consulente che davvero non serve è quello alla fantasia. C’è davvero di tutto nel guazzabuglio di incarichi assegnati. Un «aiutino» fatto di soldi pubblici, non si nega a nessuno. Basta giustificarlo in qualsiasi modo, anche sfidando logica e buon senso. E così via, avanti tutta con gli sperperi. Oggi pubblichiamo un’altra «carrellata» surreale di sprechi di scuole ed enti pubblici. Chi più ne ha più ne metta, dalle discipline orientali ai merletti al bridge, dalla tutela del gufo reale all’addetto all’esame dei prezzi al consumo.
E intanto il ministro Brunetta non si ferma. E mentre sottolinea che la pubblicazione su internet delle consulenze comporterà un risparmio di circa un miliardo rilancia la linea del pugno di ferro contro gli sprechi e annuncia: «Stiamo riflettendo sull’abolizione delle Comunità montane, che non servono a nulla e faranno risparmiare circa 140 milioni». Brunetta ha precisato che la norma potrebbe essere già contenuta nel pacchetto di norme che il governo varerà la settimana prossima.
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