(...) Voi, noi e io siamo riusciti a recuperare tutto questo che poi è la nostra città adesso, consapevole di se stessa, che si prepara ad una nuova stagione italiana ed europea.
Ecco, una delle soddisfazioni maggiori è proprio questa: lavere fatto in modo che ogni milanese abbia recuperato la propria dignità di cittadino, di civis. Un risultato simile non è stato semplice e neppure privo di sacrifici. Occorrerà impegnarsi per conservarlo.
I miei auguri quindi sono rivolti a tutti coloro che con il loro impegno ci hanno permesso di costruire il nuovo profilo di Milano che non è solo urbanistico. Certo, abbiamo una città trasformata dai grandi progetti dei maggiori architetti esistenti, abbiamo il recupero di 10 milioni di aree dismesse e abbiamo la nuova Scala... ma soprattutto si è andata configurando una città che è la capitale del volontariato, che in Italia detiene il primato nel sociale, che ha imposto nuovi modelli per la sicurezza del cittadino e che offre una qualità della vita di primordine.
Qui le grandi opere hanno trovato la loro realizzazione non attingendo e prosciugando le risorse dello Stato ma attraverso una gestione virtuosa e la collaborazione dei privati.
Qui le grandi società municipali sono diventate modelli di efficienza e qui sono arrivate le soluzioni per i grandi problemi ambientali e di mobilità: penso, ad esempio, ai tre depuratori, alle quattro stazioni della metropolitana, alle nove del passante ferroviario.
Molto, naturalmente, resta da fare sia perché esistono ancora cantieri aperti sia perché la metropoli è un organismo in perenne divenire, ma quest'anno, per gli auguri, mi rivolgo ai milanesi con una consapevolezza: cari concittadini abbiamo saputo costruire una città migliore, più bella, più accogliente, più attenta, e fedele ai valori. Non è stato facile recuperare il tempo perduto. La corruzione sembrava avere preso il sopravvento nella gestione della città e i milanesi quasi temevano di riaffacciarsi sulla vita pubblica.
Oggi assistiamo a un rinnovato interesse, a un amore per la nostra città che si traduce in partecipazione, in iniziative concrete.
Vi lascio in eredità una grande città.
«Continuate lo spirito ambrosiano»
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