Si respira aria di tensione in corso Italia. Per tutta la mattina, ieri, i dipendenti dellAsl si sono raccolti davanti alla sede dellente sanitario per un presidio che per una volta ha messo daccordo tutte le sigle sindacali. Chiedono al direttore generale Maria Cristina Cantù la firma delle pre-intese sui contratti integrativi già sottoscritti, lassunzione dei precari, di concordare le ricadute del processo di riorganizzazione e di avere informazioni sullunione con i distretti di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni.
«Speravamo di essere ricevuti - dicono dalla Uil - e invece la Cantù si è asserragliata nel suo ufficio». Da qui la decisione presa allunanimità di proseguire i presidi distrettuali finché la situazione non verrà sbloccata. Tempo massimo: 7 aprile, «il giorno in cui siamo pronti a scioperare se non avremo ottenuto alcun tipo di risultato».
E attraverso lAsl passano anche le proteste dei medici di famiglia, preoccupati perché la Regione ha sospeso la richiesta di documentazione relativa al progetto sulla continuità assistenziale e il bilancio preventivo per il 2009.
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