Passi avanti nella ricerca sulla prostatite, patologia ancora poco conosciuta: lambulatorio territoriale di Urologia degli Istituti clinici di perfezionamento ha infatti condotto per tre anni uno studio sui pazienti visitati, riuscendo a fornire dati preziosi e analitici sulle diagnosi e sulle possibili cure. Sono stati esaminati 435 pazienti con età media intorno ai 49 anni mentre il range comprendeva uomini tra i 21 e i 79 anni.
La classificazione compiuta dal team del dottor Vittorio Magri ha evidenziato il maggior numero di pazienti affetti da una sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria (35.9 per cento), mentre il 29.6 è affetto dalla stessa sindrome ma non infiammatoria. Vi è poi un 26.2 per cento di pazienti con prostatite cronica batterica e l8,3 per cento con una prostatite cronica asintomatica. La malattia si manifesta nel 95,5 per cento dei casi tramite il dolore, nell82,7 con sintomi minzionali, il 54.9 da sintomi eiaculatori contro un 34.8 dei maschi che lamentano un deficit erettile.
Incrociando con gli altri dati raccolti gli specialisti ritengono che la prostatite cronica/sindrome dolorosa pelvica cronica siano patologie che rivestono un ruolo sempre più predominante nellattività ambulatoriale dellandrologo-urologo. Una conclusione dovuta soprattutto ai dati in costante crescita dei pazienti, sia alle implicazioni etiopatogenetiche, diagnostiche e terapeutiche. La diagnosi di questa malattia è infatti tuttaltro che semplice visto che non si conoscono ancora bene le sue dinamiche. Colpisce tra i 18 e i 70 anni (con picchi massimi tra i 35 e i 50 anni), influisce negativamente su funzione riproduttiva e vita di relazione, abbassandone la qualità.
Per saperne di più domani presso lIstituto Suore Orsoline San Carlo in viale Majno 39 lOrdine dei medici chirurghi ha organizzato in collaborazione con lAO, gli Istituti clinici di perfezionamento e il Sumai un corso Ecm dal titolo: «La prostatite cronica: una patologia sommersa tutta da scoprire». Per il pubblico lappuntamento è al dibattito dalle 14.30 alle 17.30 per un confronto tra medici e pazienti.
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