da Roma
Il paragone è un po azzardato, ma visti i sondaggi (quelli israeliani) è anche allettante. Casini come Sharon, questo è il messaggio subliminale, Pierferdy e il generale Ariel, eroe di mille battaglie, uniti da uno slogan: «Responsabilità». Già, perchè - come tengono a sottolineare dallo staff del presidente della Camera - sarà questa la parola dordine della campagna elettorale che sta per partire, la stessa parola dordine «utilizzata nei giorni scorsi anche da Sharon in Israele per lanciare la sua nuova formazione centrista». Quella di Casini è un po meno nuova, non si chiama Kadima («Avanti») ma Udc, epperò centrista lo è e in fondo si può dire che anchessa produce una rottura dentro la Cdl, non epocale come quella del Likud ma poi chissà.
Sta di fatto che, da oggi, la campagna presidenziale di Pierferdinando Casini parte, e alla grande. A cinquantanni, che è letà giusta anche per il Quirinale (li compie il 3 dicembre, e festeggerà col primo comizio, nella sua Bologna), Casini debutta da leader in corsa per il primato. Inizia un tour elettorale che lo porterà sulle piazze di tutto il paese, sotto il titolo-calembour «Venti di centro, venti regioni, venti ragioni». E ci mette la faccia fino in fondo, anche sui manifesti che da stamane tappezzeranno la Penisola. Misura berlusconiana, 6 metri per 3, posa di tre quarti su fondo azzurro, il simbolo dellUdc e lo slogan: «Responsabilità. È questo che tiene unita lItalia». Più il logo escogitato da Marco Follini, quello che allUdc definiscono con gergo pubblicitario «il fortunato pay off io centro».
Marco Follini però non cera, alla manifestazione di ieri al Palazzo dei Congressi dellEur dove si lanciava il ticket Udc per premiership e Campidoglio, con Mario Baccini nella parte del kamikaze pronto a sfidare il mito dellirraggiungibile Walter Veltroni («Rispetterò chiunque si candidi», concede lui gentilmente). Cerano tutti i vertici del partito, Rocco Buttiglione che chiedeva voti al «popolo del papa» sognando di rappezzare la breccia di Porta Pia e il neo-segretario Lorenzo Cesa che baciava Baccini, ma lui non è andato. «Perchè? Chiedetelo a lui», dice acido Buttiglione.
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