Cronaca locale

LE COOPERATIVE BERNAREGGI

Luca Bernareggi, presidente di Legacoop Lombardia. Servono ancora riflessioni sul Pgt o il tempo è scaduto?
«É meglio avere subito uno strumento approvato, che sia pure perfettibile. Ma il Piano detta regole che favoriscono chi vuole rispettarle, in assenza invece vincono solo quelli che intendono speculare. Vanno bene il confronto e i tentativi di migliorare il testo, ma senza andare “alle calende greche”».
Quali sarebbero i vantaggi?
«Con la crisi economica e sociale che incombe, avere questo strumento può aiutare la ripresa, garantire i livelli occupazionali, gli investimenti delle imprese».
Per il settore delle cooperative che lei rappresenta, su cosa deve puntare il Pgt?
«Intanto vorrei fare una premessa sul metodo».
Prego.
«Al di là dei contenuti, mi auguro che il Comune, attraverso il suo assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli, continui come nei mesi scorsi a misurarsi con le idee di tutte le forze sociali ed economiche della città. L’accordo sull’housing sociale, per noi una priorità, è figlio di questo metodo. Giusto trattare con i grandi operatori italiani e internazionali, ma le cooperative possono gestire l’offerta di casa finalizzata alle famiglie e giovani coppie, perchè non tutti possono permettersi di andare a vivere a CityLife».
Vantaggi a chi costruisce case a basso costo, su questo punto l’intesa è già trasversale.
«Sull’housing c’è stata un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. E credo che il ruolo dell’opposizione dovrebbe essere quello di definire 5-6 temi su cui dare anche battaglia, ma senza pregiudicare da subito l’ipotesi che il Pgt possa essere approvato».
Le altre priorità?
«Come dicevo, giusta la filosofia di stabilire subito obiettivi strategici, come il rafforzamento nel lungo periodo di edilizia a basso costo, o il progetto di riforestazione urbana nei prossimi anni. Ma è importante mantenere un approccio flessibile, e mi sembra che lo strumento lo sia. Bisogna avere la possibilità di variare le regole urbanistiche se tra vent’anni cambia la comunità e la richiesta di servizi in un quartiere.

Se c’è bisogno per dire di posti letti per anziani bisogna poterli creare senza ostacoli di forma».

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