Coro di sì dai partiti: «Ma sacrifici anche per sindacati e toghe»

Costi della politica, «serve una coraggiosa sforbiciata». A partire dalle parole del ministro degli Esteri Franco Frattini, tante le prese di posizione sul piano del ministro dell’Economia Giulio Tremonti in vista della manovra. «In Italia ci vogliono regole come in Europa», scrive nel suo blog «Diario Italiano» Frattini. E in un momento di «sacrifici - aggiunge il ministro della Gioventù Giorgia Meloni - credo sia importante intervenire sui costi della politica, con la regolamentazione delle auto blu. Inoltre è irrinunciabile procedere alla riforma costituzionale per il riassetto dello Stato e ridurre anche il numero dei parlamentari». Il vicepresidente del Senato Domenico Nania vede «come riforma più urgente e più utile» il superamento del bicameralismo perfetto: «La soluzione potrebbe essere lasciare il Senato così, facendolo diventare l’unica assemblea legislativa che esprime la fiducia» e di trasformare la Camera dei deputati «nell’Assemblea delle Regioni e delle autonomie locali con elezioni di secondo grado tra consiglieri comunali, provinciali e regionali e tra rappresentanti delle giunte». Il presidente del gruppo Pdl in Senato Maurizio Gasparri pone l’accento sullo sforzo a cui saranno chiamate le «strutture che in qualche modo fanno lievitare i costi»: «La politica darà l’esempio - afferma - ma non sarà la sola.

Siamo certi che anche nel mondo sindacale, come nella magistratura o in altri ambiti, ci sarà un’analoga volontà». Dal canto suo il Pd è pronto «a ridurre le spese - dice il vicesegretario Enrico Letta - abbiamo le nostre proposte».