Corpi che si allacciano per le danze di Milanoltre

Il tema dell'anno sono le relazioni con la moda. All'Elfo spazio anche alle esibizioni di giovani artisti

Corpi che si allacciano per le danze di Milanoltre
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Raggiungere un equilibrio significa essere in grado di compiere una sintesi tra vari elementi. Questa sembra l'ispirazione che ha guidato Lorenzo Conti, 36 anni, di Riccione, nella sua neo-gestione di Milanoltre, il Festival di danza contemporanea e teatro performativo che parte oggi, 23 settembre, fino al 19 ottobre al Teatro Elfo Puccini e non solo. Conti sembra avere le idee chiare sul tipo di rassegna che ha in mente. E si propone subito di riformare il pubblico: "Il tema è che l'iperproduzione di eventi in città non corrisponde sempre un iper-consumo soprattutto quando parliamo di spettacolo dal vivo, ancor di più quando parliamo di danza contemporanea". Se c'è un'arte oggi in grado di farci intravedere nuove prospettive questa sarebbe proprio la danza, "perché ha a che vedere con i corpi, non solo degli artisti, ma di tutti i corpi". La scena italiana, come quella straniera, è viva e vitale con la compagnia romana Spellbound Contemporary Ballet a inaugurare il festival con un doppio programma, il 23 e 24 settembre, firmato da Jacopo Godani e Mauro Astolfi: Forma Mentis e Holy Shift. Il 26 settembre il focus dedicato a Jacopo Jenna con Alcune coreografie, un lavoro iconico del passato, e il 27 con nuova produzione Manifestus, che vede in scena tre danzatori e che s'ispira a codici della street dance. Ampio spazio anche alla giovane creatività con la Vetrina Italia Domani, osservatorio sulla giovane danza contemporanea, e il progetto Affollate Solitudini Teens. Ibridazione della danza con espressioni artistiche e campi del sapere diversi: a partire dalla moda, nel 2025, lo sport, nel 2026, il design, nel 2027. "La danza contemporanea ha dimostrato negli anni di riuscire laddove spesso le parole falliscono perché i corpi malgrado la loro stessa volontà sono i testimoni imparziali del nostro tempo. E la danza, al pari di tutti gli altri linguaggi artistici è sempre il frutto del contesto sociale, culturale, politico ed economico in cui nasce".

L'artista italo-giapponese Masako Matsuhita il 4 ottobre.

Il progetto Heat-us nasce da un dottorato di ricerca in filosofia che coinvolge il Dipartimento di Filosofia Piero Martinetti dell'Università degli Studi di Milano e l'azienda Next2U con le coreografie della scaligera Stefania Ballone, in scena nell'affascinante Sala Biancamano del Museo Leonardo Da Vinci il 18 e 19 ottobre. Al centro di questa performance l'utilizzo delle termocamere, strumenti tecnologici capaci di restituire in tempo reale la temperatura dei corpi sotto forma di immagine.

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