Diego David
Lucinasco è un borgo incantevole immerso negli ulivi che conta meno di mille anime abbarbicato sulle pendici delle Alpi marittime in alta valle Impero a 500 metri sul livello del mare, che dista da Imperia una mezz'oretta di auto e dove il tempo sembra essersi fermato. Ma sotto l'apparente quiete del «villaggio ideale» così proclamato dagli esperti della rivista «Airone» nei primi anni Novanta, tra gli abitanti si nascondono tensioni che puntualmente fuoriescono a ogni tornata elettorale. A complicare le cose per le amministrative del prossimo 28 maggio, quest'anno, sì è messa di mezzo l'impossibilità a ricandidarsi del sindaco uscente Pietro Davigo che sta terminando il suo secondo mandato. Davigo uomo considerato vicino a Forza Italia, in questi anni ha guidato una formazione eterogenea. A poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature, però, non è ancora dato sapere agli elettori di Lucinasco se l'amministrazione uscente si presenterà con una o addirittura due liste contrapposte. Indiscrezioni danno per certa la candidatura a sindaco del commercialista Domenico Abbo, diessino alla guida di una lista «Arcobaleno» con Forza Italia e Udc, ma secondo altre voci carpite negli ombrosi vicoli del borgo, le liste «gemmate» dall'amministrazione uscente potrebbero essere addirittura due, che si rifarebbero agli stessi schieramenti politici. In questo clima di incertezza si è inserita la candidatura, che verrà ufficializzata proprio stamattina del giornalista Paolo Odello, 46 anni, free-lance con esperienze di corrispondente di guerra dai fronti caldi della ex Jugoslavia, del Kosovo e dell'Albania. Da qualche tempo residente a Lucinasco, Odello si presenta a capo di una lista «arcobaleno a tinte forti» - come lui stesso la definisce - e che vuole essere di rottura di rottura già nel nome: Lucinasco per la qualità della vita. Dichiara il giornalista candidato sindaco: «I punti qualificanti del nostro programma sono trasparenza nella gestione della cosa pubblica, condivisone delle decisioni con i cittadini per attuare una vera democrazia partecipata e non subita, poi la conservazione e la valorizzazione dell'esistente, la tutela dell'ambiente, della natura e degli animali, la promozione di un turismo di qualità.
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