I bonus per acquistare un nuovo veicolo non sono ristrette al settore automobilistico. Oltre a quelli in vigore per le vetture e per i furgoni, la manovra di sostegno al mercato prevede anche un contributo per chi preferisce spostarsi su due ruote. Gli sconti sono meno ricchi, ma come per le vetture lo scopo è quello di rinnovare il parco circolante, offrendo un aiuto a chi decide di acquistare un motociclo di nuova generazione liberandosi di uno ormai troppo inquinante.
La normativa prevede uno sconto di 500 euro per chi rottama un veicolo a due ruote senza tetti minimi o massimi di cilindrata, con omologazione Euro 0 o Euro 1, e contestualmente acquista una moto Euro 3 con cilindrata di oltre 50 cc, ma non superiore ai 400 cc. Si è pertanto deciso di favorire luso di moto e scooter di cilindrata media, escludendo però i ciclomotori e non considerando le maximoto da viaggio o ad alte prestazioni. Per quanto riguarda le normative in materia di ecocompatibilità, le due ruote seguono un percorso differente rispetto a quello delle auto. Attualmente i motori più puliti di media e grossa cilindrata sono classificati Euro 3, mentre per i ciclomotori (fino a 50 cc) il livello più alto in tema di ambiente è lEuro 2. Non è la prima volta che si effettuano manovre simili, il primo intervento risale al 1997.
Nella seconda metà di quellanno furono introdotti incentivi per favorire un ricambio di un parco circolante nel quale erano presenti ancora troppi veicoli a due tempi di vecchia generazione. In cambio della rottamazione, erano offerte ai clienti 300mila lire (154,93 euro di oggi) per chi si liberava di una qualunque due ruote a motore e acquistava un moderno ciclomotore.
Il contributo saliva a 500mila lire (258,23 euro) se si passava a un motociclo. Loperazione risultò positiva, al punto da prorogarla per altri 12 mesi, fino al settembre 1999. In tempi più recenti (20 maggio 2005) entrava in vigore unaltra ondata di incentivi, questa volta concentrati sui ciclomotori.
Nel 97, come nel 2005, agli aiuti statali si sommavano spesso quelli locali per accelerare il ricambio del parco circolante.
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