(...) dove depositerà comunque le firme raccolte con lobiettivo di presentare poi un ricorso di legittimità rispetto a come la lista Bonino- Pannella ha dovuto condurre la raccolta delle firme: non avendo rappresentanti nei consigli comunali e provinciali della Regione, i radicali si sono dovuti appoggiare ai cancellieri del tribunale, «ma nessuno di loro si è messo a disposizione, tranne uno a Genova», attaccano dalla sede del partito antiproibizionista, e accusano: «Si è creato un meccanismo per tenerci fuori, si tratta di elezioni viziate allorigine». Il loro obiettivo sarebbe quello di far slittare il voto per le regionali. Ma la questione appare molto difficile visti gli elementi portati a sostegno della loro tesi.
Chi, invece, ieri si è già messo in regola è stato il Pdl, primo a presentarsi in Corte dAppello con la lista dei candidati. Tutto ok anche per il listino di Sandro Biasotti e via libera anche per La Destra, Lega Nord, Udc e Prc-Pdci. Il Pd si metterà a regime oggi, così come le Liste civiche per Sandro Biasotti. Cè un giallo, invece, sulla lista «Centro» che sostiene Biasotti: ieri mattina il delegato a consegnare la documentazione, Denis Martucci, sembra aver tirato un brutto scherzo ai colleghi del gruppo depositando tutte le firme necessarie, ma con una lista di candidati incompleta che conterrebbe solo i nomi dei candidati in quota alla Dc di Pizza che lui rappresenta. Per tutta risposta il capolista Nicola Bisso ed altri rappresentanti, hanno deciso di sospendere le loro candidature in attesa che oggi Martucci spieghi al partito cosa è accaduto. Lo stesso segretario della Dc di Pizza ieri sembra essersi reso irreperibile.
Ieri Euromedia research ha reso noto un ultimo sondaggio sulla Liguria che appare come la Regione più incerta in Italia. Secondo questo dato Claudio Burlando è in vantaggio con il 49,4% mentre Sandro Biasotti è al 48,2%
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