Corsi di italiano per gli immigrati che vogliono aprire un negozio

Sei straniero e vuoi aprire un negozio? Prima fai un esame di italiano e se non lo passi vai a seguire un corso obbligatorio a pagamento. Lo ha stabilito un ordine del giorno approvato dalla prima Circoscrizione di Bergamo (quella che comprende il centro cittadino) su proposta del leghista Edoardo Rho, il quale rimprovera ai commercianti originari di Paesi stranieri di parlare male l’italiano e di non conoscere nemmeno il bergamasco.
«Certi negozianti non conoscono sia la lingua locale che l’italiano con manifeste lacune comunicative che causano disagio ai clienti» recita il testo. Per questo si stabilisce che «l’operatore dell’esercizio commerciale sia esaminato sulle conoscenze linguistiche di base prima dell’apertura del negozio. In caso di mancanza di competenze comunicative il commerciante deve seguire un corso di alfabetizzazione». Corso che sarà pagato dallo stesso commerciante. L’ordine del giorno è stato approvato dalla maggioranza Pdl-Lega, mentre il Pd lo ha bocciato.

«Non è una proposta particolarmente originale - ha ammesso Rho - È un corso di lingua come quelli richiesti in altri Paesi per dare la cittadinanza ai cittadini stranieri e che alcune amministrazioni locali, tutt’altro che leghiste, in Italia hanno già adottato». Rho ha poi aggiunto che «grazie alla pur giusta liberalizzazione delle licenze in alcuni borghi di Bergamo la presenza di commercianti stranieri è molto alta, per esempio in via Quarenghi e via Gian Battista Moroni».

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