«Corvi smentiti, il turismo è in crescita»

Roma «Oggi abbiamo portato a termine un progetto ideato nel 2004 e per il quale era stato previsto un finanziamento di 45 milioni di euro. L’abbiamo fatto prendendo in mano il progetto a giugno e mettendo on line una versione Beta, cioè basilare, di quello che da settembre sarà il portale nazionale del turismo. Il tutto con un spesa di solo 5 milioni e mezzo di euro». Al termine della conferenza stampa con Silvio Berlusconi e Renato Brunetta, Michela Vittoria Brambilla non nasconde la soddisfazione. Anche perché, spiega, «temevamo una contrazione del turismo che invece non c’è affatto stata».
Vuol dire che le previsioni sul 2009 non fanno registrare cali?
«Esattamente il contrario. Nei primi cinque mesi dell’anno abbiamo registrato 30,4 milioni di partenze, il 7,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Dati confermati dalla Confesercenti: lo scorso anno sono andati in vacanza due italiani su tre, quest’anno saranno tre su quattro».
Qual è la ragione di questo trend in un anno di crisi?
«Sono due gli aspetti di cui tenere conto. In primo luogo, il mondo dell’impresa ha fatto davvero un grande sforzo e ha saputo tempestivamente ritarare l’offerta con pacchetti decisamente più competitivi e più flessibili. Pensi che gli alberghi a cinque stelle hanno effettuato ribassi fino al 33%, quelli a quattro fino al 17%. E poi c’è stato uno spostamento del turismo sul fronte extralberghiero, come nei bed and breakfast».
E il secondo aspetto?
«È il più importante. Mi pare evidente che la percezione della crisi è diversa dalla realtà dei fatti. Altrimenti la buona volontà del mio ministero e le capacità delle nostre imprese non sarebbero state sufficienti...».
È quello che ripete sempre Berlusconi...
«Difficile dargli torto. Mi pare chiaro che se la situazione fosse così tragica come la dipingono in molti la prima cosa a cui una famiglia rinuncia sono le vacanze».
Se è uno dei settori che tiene, il governo dovrebbe pensare a investirci molto.
«Intanto è stato creato il mio ministero, che è un segnale importante. E ci saranno anche gli investimenti, perché puntare su questo settore oggi è fondamentale per garantire la nostra economia. Oggi il turismo rappresenta il 10 del nostro Pil, dobbiamo puntare ad arrivare al 20% entro fine legislatura».
Quali sono gli obiettivi del portale www.italia.it?
«Migliorare la posizione dell’Italia tra i principali Paesi che attraggono turismo.

Oggi un terzo dei viaggiatori Ue prenota on line - in Gran Bretagna e Germania oltre il 50% - e il 10% dei contenuti del web mondiale è composto da siti turistici. Insomma, è un mercato che non va assolutamente sottovalutato».
Si parte con una versione «Beta», quando sarà operativo a tutti gli effetti?
«Tra settembre e dicembre. Ma il salto di qualità l’abbiamo già fatto».

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