«Così ho salvato un altro bimbo»

(...) Armati anche loro di pala e toboga, dopo pochi minuti sono arrivati a dare manforte i colleghi Roberto D'Acquisto - vice sovrintendente della questura di Savona - e Maurizio Mussello, agente scelto della questura di Imperia. In pochi minuti il bambino è stato estratto dal cumulo di neve che lo ricopriva, il tutto non senza pericolo dato che durante il soccorso un'altra valanga è caduta poco lontano, facendo nuovamente temere per l'incolumità dei presenti. Il piccolo surfista della neve era infreddolito e molto spaventato, ma fortunatamente non ha riportato ferite ed è stato riconsegnato al padre che ha assistito con una certa apprensione alle diverse fasi dell'intervento.
La slavina aveva un fronte dai 10 ai 20 metri ed ha interessato la conca principale dell'impianto di risalita di Prato Nevoso, ossia il tracciato su cui sorge la seggiovia quadriposto. Il bilancio dell'incidente poteva essere molto più grave vista l'affluenza di questi giorni festivi, anche se il maltempo ha evidentemente tenuto lontano la maggior parte degli sciatori. L'incidente è accaduto poco prima delle 14 e anche se il padre del piccolo e lo stesso poliziotto che ha visto cadere la valanga, hanno confermato che non c’erano altre persone lungo quel tracciato, si è preferito prolungare le ricerche fin dopo le 17. Un incidente simile era già accaduto, il giorno di Santo Stefano.

I poliziotti avevano tratto in salvo due sciatori liguri di 12 e 13 anni. Sempre nella mattinata di ieri un'altra slavina, con un fronte tra i 50 e i 70 metri, si è staccata sulle piste del monte Malanotte, sul lato opposto di Prato Nevoso.

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