Andare in pensione due anni prima è possibile. Lo ha assicurato Tiziano Treu, commissario straordinario dell'Inps, secondo cui il sistema previdenziale messo in piedi con la riforma Fornero sarà modificato entro la fine del 2015.
Come scrive Il Messaggero, le ipotesi sono due. Una è il cosiddetto prestito previdenzale: il lavoratore potranno lasciare il lavoro fino a tre anni prima e percepire l'assegno di pensione, il datore di lavoro continua a versare i contributi e solo quando il pensionato avrà raggiunto i 66 anni d'età o i 42 anni di contributi richiesti inizierà a restituire con piccole trattenute mensili l'anticipo. Un'idea già presa in considerazione dall'ex ministro del Lavoro del governo Letta, Enrico Giovannini.
538em;">L'altra ipotesi è stata invece studiata dall'ex ministro Cesare Damiano e prevede la possibilità di andare in pensione fino a quattro anni prima accettando una decurtazione dell'assegno del 2% l'anno. In caso si preferisse lavorare altri quattro anni dopo il raggiungimento dei requisiti d'età, invece, si percepiranno più soldi.
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