«La squadra di governo formata da Monti rappresenta la parte migliore dell'Italia, quella più competente e autorevole». In altre parole, il governo di maggioranza e di centrodestra che c'era prima, rappresentava la parte peggiore, quella meno competente e meno autorevole. Quella del presidente della Provincia, Alessandro Repetto, è la prima dichiarazione «ufficiale» dei tre vertici degli enti locali del nostro territorio. La sindaco Marta Vincenzi e il governatore Claudio Burlando, sono stati un po più soft, anche se si sono guardati bene dal ringraziare il Cav per la scelta di responsabilità e per l'aiuto dato ai liguri.
Il cattolicissimo inquilino di palazzo Spinola, che si regge sull'alleanza pure con i compagni comunisti e taluna componente «radical chic» della sinistra, ieri, durante lassemblea consiliare, ha pure ricordato e lodato il «tecnico» cattocomunista Renato Balduzzi, collaboratore della presidente Pd Bindi quando era ministro, genovese d'adozione e docente della nostra università. E alla fine, non ce l'ha fatta proprio più a trattenersi. «Meno male che Silvio non c'è - ha ghignato Repetto - quando poi Calderoli dice che per fortuna la Lega Nord non ci sta, allora mi viene da pensare anche che per fortuna che al governo Bossi non c'è proprio più».
«Alcune personalità del nuovo Consiglio dei Ministri - ha detto ieri la sindaco Marta Vincenzi - le conosciamo, perché hanno un legame profondo con la nostra terra. Oltre a Balduzzi, professore a Scienze Politiche, c'è il ministro agli Interni Anna Maria Cancellieri, che è stata Prefetto a Genova e ha dimostrato grande valore, serietà professionale ed è stata apprezzata dai genovesi. Inoltre c'è Francesco Profumo, presidente del Cnr, nativo di Savona. A nome della città voglio formulare auguri di buon lavoro».
«Oltre al nuovo ministro ligure, ci sono gli altri, che hanno lavorato nella nostra regione e nel capoluogo - ha aggiunto il governatore Claudio Burlando - la Liguria, in un momento in cui è stremata e ha un grande bisogno di aiuto, troverà comunque il modo di fare la sua parte per collaborare al successo di questo Governo. Buon lavoro a tutti».
In consiglio provinciale ieri si è discusso anche il piano di dimensionamento delle scuole. I 59mila studenti genovesi (39mila nel comune capoluogo) a partire dal prossimo anno scolastico saranno raccolti in 59 istituti comprensivi. Spariranno, quindi, le precedenti 17 direzioni didattiche e le 14 scuole medie autonome, anche se è stato chiesto che «la regione valuti l'introduzione di elementi modificativi ai criteri di realizzazione del piano».
C'è stata poi un'accesa polemica sulla «querelle» della palestra Fieschine, in uso al liceo scientifico Leonardo da Vinci.
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